Nel 2022 sono stati registrati 3’098 arrivi e 2’315 partenze, 360 nascite e 377 decessi. La popolazione è formata da 198 nazionalità diverse
Nel 2022 la popolazione di Bellinzona è cresciuta di quasi mille unità (+974), più del doppio rispetto all’anno precedente (+474). In particolare sono stati registrati 3’098 arrivi e 2’315 partenze, mentre il saldo naturale è negativo con 360 nascite e 377 decessi. Si tratta dunque di un «aumento consistente e costante nel tempo» che si può spiegare con «una buona qualità della vita e prezzi delle abitazioni favorevoli», afferma a ‘laRegione’ il sindaco Mario Branda. Condizioni che «attraggono in particolare le famiglie».
Ma questo incremento della popolazione è qualcosa di positivo per Bellinzona o vi sono anche dei rischi? Da un lato «questa tendenza porterà a un aumento del gettito fiscale», sottolinea Branda. Dall’altro «la crescita della popolazione comporta anche una maggiore richiesta di servizi», come scuole, case anziani, studi medici, trasporti pubblici e così via. In questo contesto sarà quindi compito delle autorità cittadine continuare a offrire servizi sufficienti e di qualità per soddisfare i bisogni di una popolazione in crescita. Servizi che già oggi contribuiscono in modo determinante a rendere Bellinzona attrattiva per tutte le fasce di età, come dimostrano i dati pubblicati: è stato registrato un aumento in tutte le categorie – bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, così come donne (che sono 23’473), uomini (22’031), ticinesi, confederati e stranieri (12’121) – eccetto tra gli 0 e i 4 anni (-16). A tutto ciò va poi anche aggiunta la centralità di Bellinzona che permette di raggiungere facilmente il Nord delle Alpi ma anche e soprattutto le altre località ticinesi. In questo senso l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri ha anche reso molto più veloce il collegamento con il Sottoceneri: in particolare Lugano è raggiungibile in treno in meno di un quarto d’ora.
Oltre ai servizi bisogna però anche offrire abitazioni e posti di lavoro. Per quanto concerne il primo punto «negli ultimi anni è stato costruito molto», conferma il sindaco. E questo si traduce in «appartamenti moderni, di qualità corrispondente alle esigenze odierne della popolazione». In questo senso va rilevato come i nuovi palazzi nel quartiere della Gerretta «sono oggi occupati quasi al 100%». Troppe nuove costruzioni possono però anche portare ad avere edifici sfitti: si tratta di una questione «da monitorare attentamente, anche in una fase di crescita come questa», sottolinea Branda. «Va però detto che nell’ultimo anno lo sfitto è sensibilmente diminuito».
Per quanto riguarda i posti di lavoro, si tratta di «un aspetto centrale: una città, per crescere, deve anche offrire impieghi interessanti. Ben vengano quindi il nuovo stabilimento industriale delle Ffs a Castione (almeno 400 posti di lavoro molto preziosi), il nuovo Quartiere Officine o lo sviluppo del Polo di ricerca biomedico». A ciò va poi aggiunto che recentemente «si sono insediati studi di ingegneria (e ne arriverà anche un altro) che portano anch’essi centinaia di posti di lavoro qualificati», precisa il sindaco. Impieghi di qualità che contribuiscono quindi a rendere Bellinzona attrattiva non solo per le famiglie.
Concretamente, al 31 dicembre 2022, erano 45’504 le persone (22’031 uomini e 23’473 donne) residenti nel Comune. Nei diversi quartieri, la crescita maggiore si è registrata a Bellinzona (341 abitanti in più) e a Giubiasco (+284). Si tratta anche dei due quartieri più popolosi con rispettivamente 19’392 e 9’195 residenti. Una diminuzione è invece stata registrata a Gorduno (dove la popolazione è diminuita di due unità, raggiungendo quota 846) e a Moleno (-1, 130). A Camorino i residenti sono rimasti invariati a 2’833, a Claro sono aumentati di 129 unità (per un totale di 3’270), a Gnosca di 3 (801), a Gudo di 6 (882), a Monte Carasso di 35 (3’033), a Pianezzo di 48 (648), a Preonzo di 20 (674), a Sant’Antonio di 33 (307) e a Sementina di 78 (3’493).
Complessivamente sono 112 le nazionalità differenti che convivono a Bellinzona. I Paesi più rappresentati, oltre alla Svizzera (con 33’378 residenti) sono l’Italia (7’469), il Portogallo (867), la Bosnia ed Erzegovina (316), l’Eritrea (277), il Kosovo (258), la Croazia (219), la Spagna (207), la Romania (195) e la Serbia (183). "A causa della guerra, è notevolmente cresciuto il numero di cittadini ucraini residenti a Bellinzona che a fine 2022 erano complessivamente 249, 210 dei quali al beneficio dello statuto di protezione", si precisa nella nota. Al 31 dicembre del 2021 gli ucraini residenti nel Comune di Bellinzona erano solamente 39: vi è dunque stato un aumento di 210 persone provenienti da questo Paese. Sempre per quanto riguarda gli stranieri, altri dati mostrano che le naturalizzazioni sono state 198. Per quanto riguarda invece i matrimoni e i divorzi, sono stati rispettivamente 390 e 235.