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Piazza Stazione, il nodo intermodale con qualche nodo di troppo

Non ottimale la convivenza fra auto e bus del Trasporto pubblico. Incontro a breve fra Municipio, Polcom, Ffs, AutoPostale e attività commerciali

Quest’auto, sabato, ha bloccato l’intero traffico di AutoPostale per quasi mezz’ora
17 gennaio 2023
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A tre anni dall’inaugurazione, tutto bene al nodo intermodale in Piazza Stazione a Bellinzona? Sembrerebbe di sì, sebbene l’intenso via-vai di veicoli pubblici e privati sia non di rado all’origine di tensioni fra conducenti di autopostali, giustamente arrabbiati perché impossibilitati a eseguire con agio le loro manovre, e automobilisti indisciplinati che non si rendono conto di essere la causa del problema. Un problema serio che sarà prossimamente affrontato durante un incontro fra una delegazione municipale, Polizia comunale, AutoPostale, Ffs e titolari di attività commerciali affacciate sulla piazza. Obiettivo, individuare soluzioni più efficaci delle attuali ed evitare il ripetersi di situazioni incresciose.

Se va bene e se va male

Il quadro che la redazione è riuscita a ricostruire grazie ad alcune testimonianze trova origine soprattutto in alcune vecchie brutte abitudini di coloro che pensano di avere il diritto di lasciare la vettura in sosta prolungata ovunque, anche al di fuori degli stalli demarcati, anche laddove la striscia colorata appositamente applicata sulla carreggiata sta a indicare l’area riservata ai bus nel tratto compreso fra l’hotel Internazionale e la Casa del Popolo. E così, specialmente i bus doppi snodati di Fart e Autopostale (in primis la linea 311 Locarno-Bellinzona) si ritrovano talvolta bloccati per diversi minuti davanti alla Birreria Bavarese a causa di macchine posteggiate abusivamente davanti alla Casa del Popolo. Avendo i bus snodati una limitata capacità di manovra, quelli provenienti dal vicolo Nadi per poter concludere la svolta a U e proseguire lungo il Viale Stazione si vedono costretti ad aspettare che la vettura venga spostata. Se va bene, è una questione di pochi minuti (magari un cliente della farmacia con un’urgenza). Se va male, l’attesa può protrarsi anche mezz’ora come successo sabato, quando finalmente il proprietario della vettura si è presentato rendendosi conto, con un po’ d’imbarazzo, del disagio causato. Conseguenza facilmente immaginabile: nodo intermodale bloccato e corse che accumulano ritardi importanti o che vengono infine annullate.

Soluzioni cercansi

I conducenti dei bus, costretti a clacsonare e nei casi più estremi a chiamare la polizia per risolvere determinate situazioni, hanno più volte manifestato la loro irritazione alla direzione di AutoPostale. A sua volta, questa ha sollecitato le autorità cittadine, il cui Municipio è al corrente della situazione. Idem la Polizia comunale, che non può evidentemente tenere sul posto un proprio agente tutto il giorno. Da qui il senso dell’incontro previsto a breve. Possibili soluzioni per il momento non vengono segnalate, ma ad esempio si potrebbe suggerire l’ingaggio di una ditta di sicurezza privata che gestisca adeguatamente la situazione evitando conflitti.

Il cane che si morde la coda

Una prima soluzione introdotta nei mesi passati era stata quella d’impedire agli stessi bus del Trasporto pubblico di fermarsi davanti alla Casa del Popolo. Tuttavia, indietreggiata di alcuni metri tale facoltà, quel tratto finisce oggi per essere occupato da... veicoli privati. Il cane che si morde la coda. Poi, come dicevamo, è stata posata sul nuovo porfido una striscia colorata che dovrebbe indurre gli automobilisti a non fermarsi proprio dove molti bus arrivano, sostano e ripartono. Soluzione non sempre ben recepita dagli automobilisti, che infatti si fermano comunque per scaricare i bagagli e/o accompagnare qualcuno in stazione. Conseguenza: i bus in arrivo non riescono ad affiancarsi correttamente al marciapiede e la salita/discesa dei passeggeri (soprattutto anziani e utenti con carrozzine) viene resa più difficoltosa a causa del dislivello maggiore. E già che ci siamo, sempre qui, vista la presenza di bar e ristoranti con terrazze, viene pure segnalato un certo malcontento della clientela per i bus in sosta prolungata, il cui motore viene lasciato acceso per garantire in estate il funzionamento del sistema di climatizzazione.

C’è il Kiss+Ride

Per concludere, vale la pena ricordare che proprio a lato della stazione ferroviaria, in direzione del Park&Ride di lunga durata, c’è una piccola zona riservata alle soste brevi delle auto. Si chiama Kiss+Ride, ufficialmente indicato dalle autorità "parcheggio destinato a chi accompagna in auto dei passeggeri, dove potrà fermarsi il tempo necessario per farli scendere e salutarli". Lo si condivide con i taxi, sempre che anche qui non nasca qualche irreparabile attrito.