Bellinzonese

Esplode la spesa ‘perché il Municipio non ha fatto i compiti’

Preventivo ’23 di Bellinzona: la maggioranza Plr, Sinistra e Centro della Gestione giudica troppo blanda la spending review e teme misure drastiche

8 dicembre 2022
|

"Manca una chiara strategia per contenere l’aumento strutturale della spesa pubblica", per esempio "attraverso un esame ancora più critico delle richieste dell’amministrazione". È un corposo elenco di critiche al Municipio di Bellinzona – in primis non aver varato una concreta spending review – il rapporto di maggioranza della Commissione gestione del Consiglio comunale sul Preventivo 2023 che indica un disavanzo di 5,41 milioni. Tuttavia, come da consolidata prassi in Ticino, i rappresentanti di Plr, Centro e Sinistra (relatrice Lisa Boscolo) invitano comunque il plenum a votare il messaggio nella seduta del 19 e 20 dicembre. Lo fanno – in attesa delle reprimende di Lega/Udc e Verdi/Mps/Fa – sposando in pieno l’implementazione dei tre assi di sviluppo strategici intrapresi: rafforzamento del polo biomedico, rilancio turistico della fortezza e sviluppo del nuovo Quartiere Officine. La maggioranza della Gestione si dice a ogni modo "preoccupata, malgrado il Municipio dia rassicurazioni affermando che i risultati sin qui registrati non impongono, allo stato attuale, l’adozione nell’immediato di misure settoriali di contenimento del disavanzo, ma senz’altro un costante e attento monitoraggio dell’evoluzione". In particolare "temiamo che si possa arrivare nel corto termine a misure drastiche, in quanto non c’è stato abbastanza rigore nelle misure ricorrenti di contenimento fin qui intraprese".

‘Evitare che sfugga di mano’

Ogni anno la spesa aumenta, questa volta del 3,9% in particolare per assicurare – e su questo la maggioranza è d’accordo – carovita, scatti e promozioni ai 1’400 dipendenti comunali: "Tuttavia bisogna assolutamente evitare che questo sfugga di mano per poi ritrovarsi a intervenire drasticamente con risparmi effettivi sulle spalle dei cittadini. Risparmi drastici che non trovano sostegno all’interno della commissione". Perciò si chiede al Municipio "di contenere la crescita della spesa attraverso un esame ancora più critico delle richieste dell’amministrazione". In tal senso, infatti, "non è stato in grado di eseguire correttamente i compiti che si era prefissato attraverso la spending review". Fra le misure possibili nei vari dicasteri si citano "l’esternalizzazione, la vendita di oggetti che non rendono e la chiusura di progetti che non portano agli obiettivi sperati".

Settore quartieri ‘da migliorare’

Un altro tema sensibile è quello dei quartieri, a cominciare dallo "spazio marginale riservato al Servizio quartieri" nel P23. "Non una sorpresa, se si considerano i timidi passi fatti nei primi cinque anni post aggregazione. Il contesto, va riconosciuto, non è facile se si pensa alla disaffezione del cittadino per la cosa pubblica, ma è altrettanto vero che il servizio non ha particolarmente brillato per concretezza, supporto ai cittadini interessati e orientamento al risultato". Ciò che cozza contro il parere, tutto sommato positivo, scaturito dai recenti incontri pubblici avuti dal Municipio con la popolazione dei quartieri, laddove il servizio viene lodato per la buona azione di collegamento fra popolazione, associazioni e istituzioni cittadine, senza mai suscitare particolari critiche dalla sala, a parte quelle indirizzate all’esecutivo. Peraltro la Gestione prende un abbaglio laddove scrive che "delle tredici Commissioni di quartiere ipotizzate, ne esistono meno della metà e alcune sembrano già traballanti". In realtà di Commissioni non ne esiste nemmeno una e semmai vi sono nove Associazioni di quartiere, quindi assai più della metà, peraltro nessuna traballante. Un servizio ritenuto infine "deficitario con chiari margini di miglioramento che ne giustificano attività straordinarie, al contrario di quanto si dice nel messaggio municipale. A parole – conclude la Gestione – il Municipio riconosce la giusta attenzione per i quartieri, ma nei fatti riteniamo che si debba essere maggiormente concreti". In che modo, non viene tuttavia specificato.

Chiesti asili nido e vera politica giovanile

Auspici vengono poi espressi sul Dicastero educazione, cultura, giovani e socialità. Oltre a sottolineare l’esigenza di un servizio generalizzato per pasti, mense e doposcuola, "sarebbe giunto anche il momento di offrire aiuti alle sempre crescenti esigenze di asili nido e culle per rendere fattivamente accessibile il mondo del lavoro alle coppie genitoriali e ai singoli". Una costante, poi, "è il cronico difetto di un’efficace promozione delle politiche giovanili. Qui, ancora una volta, non decollano iniziative specifiche. Soprattutto volte a creare sbocchi a loro confacenti, magari favorendo progetti ideati da loro stessi".

Lacune negli ecocentri

Ce n’è anche per il Settore ambiente: in materia di cassonetti interrati per la raccolta dei sacchi dei rifiuti, "nonostante il Municipio da anni applichi la politica d’incentivare queste realizzazioni anche in collaborazione con imprenditori privati, i risultati non soddisfano e sarebbe opportuno accelerarne la promozione". Inoltre "in alcuni casi gli ecopunti sparsi nel comprensorio presentano lacune strutturali che ne compromettono il buon funzionamento, evidenziando anche problematiche legate al decoro e al disturbo al cittadino. Si invita il dicastero ad accelerare il rinnovamento di queste infrastrutture in maniera da limitare i disagi ed evitare che diventino dei centri poco funzionali".

Crematorio verso gestione esterna

Ultimo tema caldo è quello del crematorio: avendo il Centro funerario privato di Carasso attivato in ottobre il proprio crematorio, le 700 cremazioni fatte mediamente ogni anno da quello comunale si ridurranno a 300, facendo così registrare minori ricavi per oltre 300mila franchi. Peraltro l’anno prossimo si rende necessario il rifacimento completo del forno comunale, per il quale a breve il Municipio chiederà lo stanziamento del credito, intendendo anche appaltare esternamente, tramite concorso pubblico, la gestione del crematorio. Su questi punti la Gestione invita a ponderare attentamente l’opportunità di effettuare importanti investimenti, "visto che il crematorio privato potrebbe farsi carico di tutte le attività".

Leggi anche: