La Commissione della gestione a larga maggioranza approva il consuntivo 2022 ma chiede preconsuntivi e una strategia globale sulle finanze
Bene ma non benissimo. Il Municipio di Bellinzona può e deve fare meglio non solo nel controllo della spesa, ma specialmente sulle entrate tramite “un chiaro piano di promozione economica, un approccio trasparente nella stesura di preventivi e consuntivi e una strategia globale nel lungo termine sulle finanze della Città”. Sollecitate in particolare le presentazioni sia dei dati di preconsuntivo “per una questione di trasparenza così da permettere un’analisi completa degli andamenti e delle variazioni”, sia delle misure di ‘spending review’ messe in atto; nonché un’informazione su nuovi elementi che dovessero presentarsi nell’arco dell’anno e in grado di cambiare le carte in tavola a gioco in corso. Firmato, la maggioranza della Commissione della gestione (relatrice Lisa Boscolo dell’Unità di sinistra) che co un solo parere contrario (Verdi/Mps/Fa) invita il Consiglio comunale il 19 giugno ad approvare il bilancio consuntivo 2022 caratterizzato da un avanzo di 6,9 milioni, ossia un balzo avanti di 10,3 milioni rispetto al preventivo che indicava un rosso di 3,45 milioni. Scollamento appunto criticato perché se da una parte sono quasi tutti felici di vedere migliorata, a conti fatti, la salute delle finanze comunali, dall’altra pone una serie di riserve sulle misure di correzione che vengono fatte a ogni preventivo e che in definitiva potrebbero risultare superflue o sbagliate.
Nel dettaglio, la commissione loda il fatto che il lavoro di continuità negli investimenti sia stato fatto, come pure il controllo sulle spese: “Tuttavia questa tendenza di scostamento drastico preoccupa come pure la stabilità delle nostre finanze comunali”. Sulla base dei dati analizzati ritiene che gli investimenti strategici “siano importanti” e si dice convinta della strada tracciata “per plasmare economicamente e culturalmente la città”. Tuttavia intravede anche “un margine di manovra nel riassetto organizzativo e amministrativo e che sia importante riservare più attenzione alle politiche con un impatto diretto sulla cittadinanza”. Se da una parte gli sforzi per riorganizzare il Comune “sono sicuramente notevoli”, dall’altra “vi sono ancora troppi settori scollegati tra loro e poco comunicanti. Ciò che ha poi un impatto diretto sull’utenza”. Aspetto questo che pure il Municipio ha comunicato di non voler sottovalutare.
Dal canto suo l’esecutivo turrito non è il solo in Ticino a ribadire, anno dopo anno, che l’impatto dei dati federali e cantonali rende vieppiù difficile prevedere e stabilire le finanze dei Comuni. Ciò nonostante la Gestione è dell’opinione che migliori strategia e controllo comunali “potrebbero dare qualche garanzia in più sul lungo termine”. Tuttavia, come accennato, lo scostamento “ci porta a osservare che la prudenza del Municipio nelle spese, apprezzata dalla maggioranza della commissione, sia un esercizio pericoloso che finisce per giustificare un freno a investimenti importanti o potenziamenti per i servizi alla popolazione”. In aggiunta si auspica che la strategia di controllo uscite/entrate sia presente “con continuità a ogni legislatura e anno finanziario, così da prevenire intoppi e un potenziale esponenziale dei costi che potrebbero pregiudicare investimenti e un’amministrazione funzionante”.
Come si diceva, un punto sensibile è quello dei ricavi. Detto della soddisfazione di fronte al miglioramento del substrato fiscale che va oltre le previsioni, la Gestione annota che “è ancora troppo presto per trarre conclusioni sulla stabilità di questo dato”. Infatti analizzando i confronti pluriennali 2018-22 “notiamo una certa casualità tra preventivo e consuntivo. Se è vero che qualunque preventivo si basa in parte su elementi certi ma anche su una buona base di previsioni e ipotesi, tuttavia vorremmo vedere una maggiore continuità nei ricavi in particolare per quanto riguarda il substrato fiscale”. Perciò il Municipio “deve continuare nella strada tracciata per una promozione economica della città”.
Riguardo poi ai singoli settori, “la sensazione è che la quotidianità sia ora gestita con rigore e logica, soprattutto nei servizi dell’amministrazione dove si è chiamati a reagire alle richieste dei cittadini. Non è certamente tutto perfetto, ma la strada tracciata sembra essere quella giusta e le risorse umane a disposizione corrette, a volte perfino dimensionate per eccesso”. L’auspicio è che “in alcuni uffici si assuma un atteggiamento più spontaneo e proattivo: in questo senso sarebbe forse auspicabile attendersi qualcosa di più dal Servizio comunicazione e da quello dei quartieri. Dal primo attraverso una maggiore propositività e innovazione, dal secondo con più concretezza nell’importante attività di coinvolgimento, relazione e valorizzazione degli ex Comuni. In questo senso, anche le recenti visite del Municipio nei quartieri hanno evidenziato poca brillantezza, e forse anche poca quantità, nel lavoro svolto a favore di queste importanti realtà. A quasi sette anni dall’aggregazione il risultato raggiunto a livello di commissioni e associazioni è deficitario e più passa il tempo più sarà difficile trovare persone interessate alla causa”. Affermazione però stonata, visto che agli incontri pubblici Municipio/quartieri si è sempre sottolineato il proficuo rapporto di collaborazione fra associazioni e ufficio; serate peraltro durante le quali i membri della Gestione non hanno affatto brillato per presenza.
In ambito scolastico soddisfazione viene espresso nel vedere che la settimana bianca ha potuto essere fatta in forma diurna, “restiamo però dell’idea che sarebbe auspicabile tornare ad avere nel prossimo futuro la formula pre-covid che prevede anche il pernottamento. Non sono ancora chiare quale siano le motivazioni che permettono di fare una distinzione tra la settimana verde (che prevede il pernottamento) e la settimana bianca. Infatti, gli aspetti educativi sono identici. L’offerta dei doposcuola ha riscontrato un buon successo e la formula sembra essere vincente”.
Riguardo al Settore attività sociali, la Commissione apprende con sorpresa che non si è ancora dotato di un regolamento sulle prestazioni erogate: “Un regolamento permette di avere una linea trasparente su quali servizi sono disponibili per i cittadini ai quali vi si rivolgono, inoltre definisce i criteri di ammissibilità e stabilisce i requisiti che i cittadini devono soddisfare per ottenere assistenza. Questo aiuta a gestire in modo efficiente le risorse disponibili e a garantire che i servizi siano destinati a coloro che ne hanno effettivamente bisogno”. Perciò il Municipio è invitato a colmare la lacuna pendente da anni dopo che il Cc ha votato nel 2021 una mozione di Alessandro Lucchini (Sinistra/Pc).