Il Consiglio di Stato ha istituito una commissione di studio composta dai due sindaci e da un municipale per ogni Comune
Il Consiglio di Stato ha formalmente dato il via alla procedura di aggregazione tra Bodio e Giornico. I Municipi dei due comuni avevano espresso il loro sì ad avviare la fusione, dopo che, lo scorso 13 febbraio, i cittadini avevano ampiamente accolto (con oltre l’80% dei voti) in votazione popolare il progetto Sassi Grossi. Progetto sfumato a causa del no di Personico e Pollegio (65 e 82% di voti sfavorevoli): l’aggregazione dei quattro Comuni è quindi stata abbandonata, come proposto dal Consiglio di Stato in marzo e decretato dal Gran Consiglio lo scorso 21 giugno.
Tuttavia, considerato il largo sostegno alla fusione registrato sia a Bodio che a Giornico, le rispettive autorità hanno fin da subito riflettuto sull’eventualità di rilanciare il tema limitatamente ai loro due Comuni. Comuni che, dopo aver svolto alcuni approfondimenti e verifiche, hanno recentemente comunicato al Consiglio di Stato la volontà di avviare una procedura di aggregazione tra di loro. "Il governo valuta con favore questo passo – si legge in un comunicato – che permetterà alla cittadinanza dei due comuni di esprimersi sull’ipotesi di un’aggregazione bilaterale sulla base di una specifica proposta, per allestire la quale è stata nominata una commissione di studio". Commissione che sarà composta dal sindaco Stefano Imelli e dal municipale Franco Romerio per Bodio, così come dal sindaco Rosolino Bellotti e dal municipale Tiziano Peduzzi per Giornico. "La commissione potrà avvalersi del supporto di consulenti esterni e costituire gruppi di lavoro su temi specifici. Il contatto con l’autorità cantonale verrà assicurato dalla Sezione degli enti locali", conclude la nota.