Il sindaco Luigi Decarli spera che il campo attualmente impraticabile possa essere pronto per la partita contro il San Gallo in programma a novembre
«Il Municipio farà il possibile per far sì che il campo sarà pronto». Il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli è «fiducioso» che gli ottavi di finale di Coppa Svizzera di calcio – in programma l’8, il 9 e il 10 novembre contro il San Gallo – potranno essere effettivamente disputati ‘in casa’. E questo dopo che il turno precedente è stato giocato, generando alcuni malumori, a Giubiasco: non per volontà della società o delle autorità, ma perché il campo era impraticabile a causa dei festeggiamenti per i 600 anni della battaglia di Arbedo e i 200 anni dell’aggregazione con Castione che si sono svolti dal 2 al 4 settembre. Un «evento epocale programmato da un anno» che si è svolto proprio al campo sportivo, rovinando il manto erboso.
Campo che ora resterà chiuso a tutte le attività (allenamenti e partite di allievi e prima squadra) almeno fino al 30 settembre. A dipendenza delle condizioni del terreno da gioco, nelle prossime settimane l’Ac Arbedo-Castione deciderà dunque se giocare ‘in casa’ o altrove. L’obiettivo, e la speranza, è sicuramente quella di disputare la partita nella propria struttura, ma se ciò non sarà possibile, le opzioni più accreditate sembrano essere quelle di giocare ancora a Giubiasco o allo Stadio Comunale di Bellinzona. E questo – rileva il sindaco – «grazie agli ottimi rapporti con la Città che hanno permesso di organizzare una festa eccezionale» lo scorso 17 settembre, quando l’Arbedo-Castione (che milita in Seconda Lega) ha battuto per 6-0 il Sarmenstorf (pure di Seconda Lega) nei sedicesimi di finale di Coppa.
Una festa alla quale hanno partecipato anche numerosi tifosi della squadra argoviese: «Sono stati molto corretti, malgrado la pesante sconfitta», sottolinea Decarli. Una festa riuscita, anche a livello logistico e organizzativo, «grazie all’ottima collaborazione con la Città di Bellinzona e con l’Us Giubiasco». Dal punto di vista della sicurezza, la partita in programma a novembre contro una squadra della massima categoria come il San Gallo sarà sicuramente più impegnativa. In particolare sarà necessario raggruppare i numerosi tifosi ospiti in un settore chiuso riservato a loro e gestire in modo ottimale l’afflusso allo stadio. In ogni caso l’Ac Arbedo-Castione, responsabile della sicurezza, «sarà sicuramente pronto, indipendentemente da dove si giocherà», afferma il sindaco, precisando che «il Municipio sosterrà la società nell’organizzazione dell’evento».
Decarli ha inoltre già esperienza in quest’ambito, visto che per oltre 20 anni è stato presidente della squadra locale quando si chiamava ancora Us Arbedo. E nel 2004 aveva affrontato nei trentaduesimi di finale di Coppa Svizzera proprio il San Gallo, perdendo 3-1. Allora la partita era stata disputata effettivamente ‘in casa’ e «qualche disagio legato ai tifosi ospiti vi era stato». A far propendere la società per giocare su un altro terreno da gioco, oltre alle condizioni del manto erboso, potrebbero quindi anche essere gli aspetti legati alla sicurezza. Ma, ovviamente, se sarà possibile giocare ad Arbedo-Castione, molto probabilmente gli ottavi di finale si disputeranno nella struttura locale. «Settimana prossima vi sarà un sopralluogo per verificare le condizioni del manto erboso. In seguito si deciderà se si potrà tornare a giocare, Coppa compresa». La speranza è quindi che la partita si possa svolgere ad Arbedo-Castione. «Sperando inoltre che possa essere una festa, senza episodi spiacevoli che potrebbero rovinarla», conclude il sindaco.