Il padre del 14enne deceduto in valle di Blenio chiede chiarezza. I compagni che hanno assistito alla scena sotto shock: ‘Non riescono a parlare’
Dolore e incredulità di un padre: «Voglio sapere cos’è successo a mio figlio». Il papà dell’adolescente deceduto domenica nel drammatico incidente appena sotto la capanna Scaletta (in alta valle di Blenio) ha affidato al Corriere della Sera tutta la sua angoscia: «Martedì, dopo l’autopsia, lo andremo a vedere». La famiglia di origine marocchina vive da oltre trent’anni a Bisuschio, piccolo Comune in provincia di Varese, dove stanno di casa anche alcuni dei 20 giovani di cui era composta la comitiva (organizzata da una locale società sportiva) in gita alla capanna Scaletta. Tra loro il suo ragazzo, 14 anni, benvoluto da tutti, frequentava l’oratorio, amava il calcio. Ora non c’è più, la montagna se l’è portato via.
Sarà l’inchiesta delle autorità giudiziarie a far luce su quanto accaduto domenica, quando i due giovani italiani, staccandosi dal gruppo, hanno imboccato la pericolosa scorciatoia, una traccia non demarcata, che scende davanti alla capanna, invece di seguire il sentiero demarcato. Il padre non si dà pace, vuole capire come mai, la precisa dinamica dei fatti e per questo, ha dichiarato al quotidiano italiano, sta aspettando la ricostruzione delle autorità elvetiche. «Per ora non sappiamo di preciso come sono andate le cose», ha ripetuto l’uomo. «I ragazzi che hanno assistito alla scena sono ancora sotto shock e non riescono a parlare», si legge ancora sul quotidiano italiano.
Intanto in Ticino, restano gravi le condizioni degli altri due ragazzi feriti nella caduta e ricoverati all’ospedale di Lugano.