Bellinzonese

Cadenazzo, ‘operai’ chiedono 33mila franchi per le grondaie

Brutta esperienza per una famiglia che ha per finire dovuto sborsare 6’000 franchi. L’appello: ‘Mai firmare documenti dei quali non è chiaro il contenuto’

‘Lavoravano senza ponteggi e senza misure di protezione’
(Archivio Ti-Press)
23 luglio 2022
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È costata cara a una famiglia di Cadenazzo la fiducia riposta in tre ‘operai’ che hanno sostituito le grondaie della loro casa. Alla fine dei lavori, in parte nemmeno richiesti, uno dei tre uomini ha infatti chiesto alla coppia di anziani di 86 e 78 anni di consegnargli in contanti ben 33mila franchi. Una cifra evidentemente spropositata per un lavoro del genere. Tanto che i tre sedicenti operai per finire si sono accontentati di ‘soli’ 6’000 franchi. La famiglia, turbata da questa vicenda, ci ha contattati per cercare di mettere in guardia altre persone: l’appello è quello di non fidarsi di persone senza referenze che chiedono di effettuare lavori di manutenzione porta a porta. E soprattutto di non firmare documenti dei quali non è chiaro il contenuto. Già, perché in questo caso non si può parlare di un vero e proprio raggiro, visto che un contratto (seppur scritto in tedesco con anche errori di ortografia) è effettivamente stato firmato. Alla famiglia non è dunque rimasto altro da fare che accordarsi su una cifra da pagare, sperando inoltre che i lavori siano stati effettuati in modo corretto.

‘Pensava fossero persone oneste in cerca di lavoro’

Qualche giorno fa «alle 12.30 – ci racconta la figlia (nome noto alla redazione) della coppia di anziani – davanti alla casa dei miei genitori si sono presentate tre persone arrivate a bordo di un furgone blu senza scritte targato Soletta. Hanno quindi chiesto a mio papà in tedesco (lingua che non parla o capisce), che in quel momento era solo in casa, se voleva che aggiustassero le grondaie, visto che avevano dei buchi. Grazie all’aiuto di un parente, arrivato nel frattempo sul posto, che sa un po’ di tedesco, ha capito che volevano saldare i buchi al costo di circa 700 franchi. In buona fede, pensando che fossero persone oneste in cerca di lavoro, mio papà ha quindi ingenuamente accettato l’offerta».

Firmato inconsapevolmente un contratto

Nel pomeriggio gli operai – senza ponteggi e nessuna misura di protezione quali casco, scarponi o imbragatura – hanno quindi iniziato i lavori. Ben presto l’86enne si è però accorto che i tre uomini non avrebbero saldato i buchi nelle grondaie, ma che le avrebbero completamente sostituite con delle altre in rame, con costi evidentemente molto più elevati. Quando la moglie è tornata, vedendo gli operai al lavoro ha quindi contattato i figli spiegando loro la situazione. La figlia si è quindi immediatamente allarmata, visto che 700 franchi per un lavoro del genere le sembravano pochi. Ha poi chiesto se suo padre avesse firmato qualcosa e, inizialmente, la risposta è stata negativa. In seguito è però emerso che il suo nome su un foglio lo aveva scritto: infatti prima di iniziare i lavori uno dei tre uomini aveva chiesto all’86enne di compilare un documento scritto in tedesco con le sue generalità e di apporre nuovamente il suo nome in basso. L’anziano evidentemente non si era reso conto di aver firmato un contratto – che la redazione ha potuto consultare –, nel quale si precisano il salario e i costi del materiale usato al metro lineare. Sommando le cifre, scritte a mano, si arriva a 850 franchi (500+200+150), ovvero circa l’importo che il padre aveva capito di dover pagare per il lavoro. Importo che è poi lievitato esponenzialmente.

‘Voleva accompagnarla in banca a ritirare i soldi’

Infatti, la mattina seguente «la mamma mi ha chiamata – spiega la figlia – e con un tono impaurito mi ha detto che uno dei tre operai le stava chiedendo 33mila franchi». Ma non solo: visto che sul contratto vi è scritto che il pagamento sarebbe dovuto avvenire in contanti, l’uomo stava anche facendo pressione sulla donna per accompagnarla in banca a prelevare il denaro. La figlia ha quindi detto alla madre di non recarsi assolutamente in banca e di aspettarla. Appena l’uomo ha capito che la figlia sarebbe arrivata, ha quindi giocato la carta dello sconto: 23mila franchi al posto di 33mila, ma l’anziana ha mantenuto il sangue freddo e ha aspettato la figlia. Figlia che, prima di recarsi dai suoi genitori, ha avvertito la polizia poi giunta sul posto. Gli agenti, dopo aver controllato le generalità dei tre uomini (cittadini rumeni), non hanno però potuto fare altro che constatare che vi era un contratto firmato da entrambe le parti. Sono così iniziate le trattative sul prezzo: essendo a conoscenza che un lavoro simile può costare tra i 3’000 e i 6’000 franchi, la figlia ha quindi detto all’uomo che avrebbe pagato al massimo seimila franchi. E così è stato. Resta il fatto che da un lato la famiglia non sa se il lavoro sia stato eseguito a regola d’arte. Dall’altro rimane anche una grande sensazione di disagio e ansia: anche se i tre uomini sembrerebbero essersi accontentati della somma racimolata, «i miei genitori hanno ancora paura che tornino per esigere quanto hanno chiesto inizialmente».

Possibili conseguenze in caso di violazioni o infortuni

La Polizia cantonale, da noi contattata, conferma la presenza sul territorio di "gruppi che, spesso non ottemperando alle disposizioni in materia (possibili violazioni delle regole dell’arte edilizia), abitualmente si procurano lavori di carpenteria o lattoneria con il passaparola o la richiesta porta a porta". Rende inoltre attenti che "per chi li ingaggia non possono essere escluse sanzioni qualora dovessero essere constatate delle violazioni o in caso di infortuni. Inoltre, si potrebbe incorrere in spiacevoli sorprese poiché i prezzi bassi dell’offerta potrebbero essere ben più alti al momento del saldo". Il consiglio è quindi quello di sempre "verificare le referenze di chi offre questo genere di prestazioni". E, aggiungiamo noi, di mai firmare documenti dei quali non è chiaro il contenuto.