L’azienda farmaceutica Ibsa finanzia la start up Clb che sviluppa nano-anticorpi. Mario Branda: ‘Un ulteriore passo per il Polo di ricerca in biomedicina’
Ricerca con il vento in poppa a Bellinzona. Ibsa, multinazionale farmaceutica di Lugano, ha infatti annunciato di voler sostenere in ambito finanziario e scientifico la start-up Choose Life Biotech (Clb), la cui sede si trova proprio nella Turrita. Una nuova azienda biotecnologica indipendente – partner degli istituti di ricerca Bios+, Ior e Irb – specializzata nello sviluppo di cosiddetti nano-anticorpi, utilizzati nelle immunoterapie. Si tratta di «prodotti farmaceutici personalizzati che rappresentano la medicina dei prossimi decenni», afferma a ‘laRegione’ Tiziano Fossati, responsabile della ricerca e sviluppo farmaceutica di Ibsa. «Un ulteriore passo importante verso la costruzione di un polo di ricerca in biomedicina a Bellinzona», aggiunge da parte sua il sindaco Mario Branda.
Bellinzona si conferma dunque essere sempre più attrattiva nell’ambito della ricerca scientifica. A tal punto che lo spazio fisico a disposizione di istituti e aziende ha già raggiunto il limite: sia nella nuova sede dell’Istituto di ricerca in biomedicina inaugurata lo scorso 27 novembre, sia nell’ex sede dell’Irb in via Vela (acquistata dalla Città) non vi è infatti più posto. Aspettando dunque di poter far capo al sedime del nuovo Quartiere Officine, che permetterà di accontentare le richieste di spazi di molte più aziende ed enti legati alla ricerca scientifica, Branda auspica che nel frattempo altre iniziative possano soddisfare la grande domanda: «Penso in particolare al progetto del presidente dello Ior Franco Cavalli che prevede la costruzione di un edificio gemello accanto a quello inaugurato recentemente in via Chiesa». Il Municipio turrito intende infatti «sostenere e favorire» la realizzazione di un secondo stabile accanto all’attuale sede dell’Irb, afferma il sindaco.
In via Vela – dove hanno già trovato posto la Peptone Switzerland Ag, la European School of Oncology e l’International Extranodal Lymphoma Study Group – vi sarebbe ancora posto, ma «gli spazi tenuti liberi saranno occupati nel corso del 2023 da altre società legate alla Fondazione Agire che promuove la realizzazione del Parco dell’innovazione Ticino che sorgerà proprio nel nuovo Quartiere Officine», precisa Branda. Edificio per il quale il Consiglio comunale ha dato il via libera a oltre un milione di franchi per lavori di manutenzione volti a soddisfare le esigenze degli attuali inquilini. Il sindaco non esclude, tuttavia, che in futuro sarà necessario stanziare un altro credito (che dovrà ancora essere sottoposto al Consiglio comunale) volto ad adattare l’edificio anche alle esigenze tecniche delle aziende che si insedieranno l’anno prossimo.
Insomma, Clb non potrà approfittare di questo edificio, ma ciò non sembra intaccare l’attività di "sviluppo preclinico di farmaci mediante ingegneria molecolare di nano-anticorpi", si legge in un comunicato. In altre parole si tratta di "molecole simili a quelle del sistema immunitario che possono ingaggiare con precisione uno specifico bersaglio nell’ambito di applicazioni terapeutiche e diagnostiche". Un’attività in cui Ibsa crede fortemente: gli anticorpi monoclonali e i nano-anticorpi «rappresentano il futuro della medicina personalizzata», rileva Fossati. Le terapie che utilizzano questi nano-anticorpi sono molto interessanti perché da un lato «agiscono in modo efficace nel trattamento di pazienti che rispondono meno ai prodotti classici». Dall’altro sono pure «più efficaci e provocano meno effetti collaterali anche in pazienti che rispondono bene alle terapie convenzionali». Gli anticorpi monoclonali sono stati scoperti una quarantina di anni fa e negli anni sono stati utilizzati in particolare nel trattamento di tumori. «Negli ultimi anni sono però emersi molti altri settori di sviluppo in cui i nano-anticorpi si sono rilevati efficaci nel curare patologie», sottolinea Fossati, precisando che, almeno inizialmente, la ricerca in questo campo non comprenderà l’ambito oncologico, ma altri settori. «Il prossimo passo sarà la creazione di una sorta di libreria di anticorpi rivolta a un numero molto elevato di target».
Il responsabile della ricerca e sviluppo farmaceutica di Ibsa tiene anche a sottolineare quanto di buono si sta facendo nell’ambito della ricerca scientifica a Bellinzona: la Turrita rappresenta già «un ottimo centro di sviluppo in questo settore e questo è un grandissimo vantaggio. Inoltre, la vicinanza con altri istituti è molto importante per la ricerca e lo sviluppo». In ogni caso, secondo Fossati, in tutto il Ticino ci si sta muovendo bene in ambito biotecnologico: «Bellinzona può essere definita come centro della ricerca di base, ma le aziende farmaceutiche orientate al biotech sono presenti su tutto il territorio cantonale, che è quindi assolutamente favorevole allo sviluppo di questo settore».
Settore nel quale è attiva anche la Clb, un’azienda biotecnologica indipendente fondata da Luca Varani (che è pure Group Leader di Irb) e dal manager Vincenzo Martino. L’obiettivo è quello di sfruttare la lunga esperienza maturata da Varani nel campo delle proteine e degli anticorpi ricombinanti. "Avendo lavorato a Cambridge e Stanford, ho assistito alla nascita di molte start-up di successo", rileva il cofondatore, citato nel comunicato. "Sono estremamente felice e grato per l’opportunità di creare qualcosa di simile anche a Bellinzona. Sono convinto che la collaborazione con una grande azienda come Ibsa ci consentirà di sviluppare approcci farmaceutici innovativi".