Il Municipio risponde alle critiche della Lega che in un’interpellanza chiedeva se fosse il momento giusto per applicare il balzello
"L’obbligo di legge è chiaro". Non fa mezzo passo indietro il Municipio di Bellinzona sull’adeguamento della tassa base rifiuti proposto a inizio mese con un apposito messaggio che chiede al Consiglio comunale di aggiornare l’apposito Regolamento e di conseguenza anche il prelievo introducendo una diversificazione fra categorie e sottocategorie oggi inesistente. Adeguamento che mirando a portare il tasso di copertura dall’attuale 69 al 100%, si traduce in un sensibile aumento per buona parte delle persone giuridiche (in primis gli esercenti, ma non solo, destinati a pagare fino a qualche migliaio di franchi anziché gli attuali 200 annui) mentre il balzello a carico delle economie domestiche viene attenuato di qualche franco rispetto alle intenzioni indicate lo scorso autunno quando, al momento di presentare il Preventivo comunale 2022, veniva preannunciato un raddoppio da 80 a 150 franchi annui indistintamente dal numero di persone.
Ora, rispondendo a un’interpellanza leghista presentata a inizio mese, critica sull’atteggiamento del Municipio, lo stesso nella risposta spiega che non c’è mezzo di rimandare gli aumenti. "La pandemia – scriveva la Lega – ha messo in difficoltà la Città in senso lato. Il Municipio ritiene che sia ora il momento di aumentare la tassa rifiuti alle persone sole, alle famiglie, ai commerci e alla ristorazione?". L’obbligo della copertura integrale dei costi generati dalla gestione rifiuti, replica l’Esecutivo, "è imposto dalla Legge cantonale di applicazione della Legge federale sull’ambiente ed è reiterato nel nuovo Modello contabile armonizzato 2 (Mca2)" adottato in Ticino e quindi anche dal Comune di Bellinzona. Il Municipio ricorda inoltre che "su questo specifico tema la Sezione enti locali ha emesso una circolare che richiama i disposti di legge e illustra gli elementi contabili da adottare". La Lega insisteva indicando l’eventualità di raggiungere l’obiettivo "in un intervallo di tempo più lungo, così da consentire alle realtà elencate di riprendere fiato dopo la pandemia". Come indicato all’inizio, tuttavia, secondo l’Esecutivo l’obbligo di legge è chiaro, "così com’è chiaro che le realtà di riferimento in Ticino (ossia altre Città paragonabili a Bellinzona e gli altri Comuni del Distretto) hanno tutte proceduto ad allinearsi ai dettami di legge".
Sempre la Lega nell’interpellanza indicava come il Municipio nel comunicato stampa d’inizio mese abbia "furbescamente evidenziato la riduzione della tassa base per persone sole e famiglie e lasciato in secondo piano aumenti decisamente superiori per diverse categorie". Detto altrimenti: "Le autorità, sindaco e municipali, perseverano nel dimostrare vicinanza e solidarietà verso i settori più in difficoltà, come fatto ancora recentemente durante l’assemblea dei commercianti, salvo poi aumentargli le tasse pochi giorni dopo. Un comportamento poco coerente col sostegno che invece si vuole trasmettere". Ma anche qui l’Esecutivo rimanda al mittente la critica spiegando che "la vicinanza dimostrata e confermata in molte sedi alla popolazione e ai vari attori economici in difficoltà non può passare attraverso la violazione delle disposizioni legali di ordine superiore".