Il comandante Ivano Beltraminelli: in futuro saranno richiesti ‘più agenti privati e un controllo anche nelle immediate vicinanze dell’evento’
«D’ora in poi richiederemo un concetto di sicurezza più dettagliato». Dopo il pestaggio di un sedicenne avvenuto un paio di settimane fa a margine del concerto trap di Simba La Rue tenutosi all’Espocentro di Bellinzona, la Polizia comunale ha deciso di «valutare in modo più critico» le richieste per organizzare eventi che attraggono molte persone, afferma a ‘laRegione’ il comandante Ivano Beltraminelli. Più precisamente sarà richiesto un «potenziamento della sicurezza privata e un controllo anche nelle immediate vicinanze» della struttura che ospita l’evento.
Se da un lato l’organizzatore del concerto in questione, Gianni Morici, aveva auspicato una presenza più importante della polizia all’esterno, dall’altro la Polcom aveva invece ipotizzato un maggiore controllo (e non solo all’interno del locale) da parte di chi organizza eventi. Ora la strategia adottata per cercare di limitare eventuali episodi di violenza appare proprio essere quest’ultima: «Abbiamo contattato i proprietari dell’Espocentro, così come chi organizza eventi nella struttura», rileva Beltraminelli. È così stato chiarito che «la responsabilità in merito alla sicurezza ricade in particolare sugli organizzatori, anche per quanto potrebbe succedere nelle immediate vicinanze». Infatti anche le parti all’esterno della struttura vengono regolarmente utilizzate dai partecipanti a un concerto, ad esempio per fumare o per prendere anche solo un po’ d’aria. Aree esterne che «devono quindi essere comprese nel perimetro di sicurezza a carico degli organizzatori», con di conseguenza anche costi maggiori. Insomma, in altre parole la polizia pretenderà una presenza più consistente di agenti privati che dovranno garantire la sicurezza sia all’interno, sia all’esterno per cercare di evitare pestaggi o altre forme di violenza. E stando al comandante della Polcom, «gli organizzatori si sono detti disposti» ad agire in questo senso.
Quanto alla richiesta di garantire una maggiore presenza di pattuglie durante i concerti, inizialmente sarà proprio così. Ma questo per «verificare che il concetto di sicurezza presentato venga effettivamente applicato», spiega Beltraminelli. Il dossier riguardante le misure che saranno messe in atto per garantire la sicurezza sarà, tuttavia, dapprima valutato dalla Polcom che, se fosse necessario, chiederà di «ampliarlo o migliorarlo». Un concetto di sicurezza dettagliato sarà infatti indispensabile, in generale, per ricevere l’autorizzazione da parte del Comune per organizzare eventi che attirano un importante numero di ospiti, come avviene solitamente all’Espocentro. Ovviamente le misure richieste dipenderanno anche dal tipo di evento: una tombola o un matrimonio, non sono evidentemente paragonabili a un concerto tenuto, magari, da una persona che ha già avuto problemi con la giustizia.
Un locale che a Bellinzona organizza concerti, attirando ogni weekend molte persone, fra cui diversi giovani, è il Woodstock Music Pub. Come viene gestita la sicurezza in questo esercizio pubblico? «Prepariamo un piano di sicurezza che prevede l’impiego di personale qualificato di agenzie di sicurezza riconosciute», afferma da noi contattato Marco Acocella, titolare del locale. Ovviamente anche in questo caso il dispositivo di sicurezza messo in atto dipende da che genere di evento è in programma. In ogni caso, però, vi è anche un controllo all’esterno del locale: «Gli agenti di sicurezza verificano che non accada nulla nemmeno nelle immediate vicinanze». La sicurezza ha poi anche un costo che è a carico dei gestori. Si tratta tuttavia di un «investimento necessario, se si vuole lavorare bene». Investimento che permette dunque di evitare che accadano gravi episodi di violenza. Infatti, «le teste calde ci sono dappertutto, ma c’è sempre un motivo per cui accade qualcosa».
Stando ad Acocella, molto dipende anche dai «valori che trasmette un determinato locale». Valori che se vengono percepiti in modo positivo dalla clientela, permettono poi da un lato di «gestire la situazione» in modo più facile e dall’altro di far sì che «le persone si divertano in modo sano». E questo vale anche per i giovani: «Siamo ben contenti del fatto che ne arrivino molti da noi. Anche perché i nostri frequentatori hanno sempre voglia di divertirsi e sono anche in grado di farlo senza generare problemi».