Consiglio di Stato sollecitato a mobilitarsi per trovare una soluzione che garantisca continuità
Il Movimento per il socialismo (Mps) ritorna sui servizi di biglietteria della stazione Ffs di Biasca, chiedendo in una mozione al Consiglio di Stato di mobilitarsi affinché riesca a trovare una soluzione che garantisca continuità anziché la chiusura. L’Mps, come già annunciato il 30 marzo, aveva già inoltrato un’interpellanza nella quale riteneva "inaccettabile, assurda e provocatoria" la decisione delle Ferrovie. "La popolazione ticinese e delle Tre Valli è venuta a conoscenza che sia il Consiglio di Stato che i partiti presenti nelle commissioni parlamentari non solo non hanno fatto nulla per impedire la chiusura della biglietteria, ma addirittura hanno pensato bene di prendere la palla al balzo e insediarsi nello stabile. Un’ulteriore conferma che alle autorità cantonali e ai partiti maggiori non importa nulla di rilanciare le zone periferiche; dimostra anche una grande mediocrità e mancanza d’inventiva. Le soluzioni per garantire questo servizio 7 giorni su 7 e con una continuazione della presenza autonoma delle Ffs o con delle sinergie con le strutture presenti (ad esempio Otr Bellinzona e Alto Ticino) sono fattibili, ci vuole evidentemente la volontà di trovarle", ribadisce l’Mps nella mozione.