Con una mozione il gruppo Verdi-Fa-Mps-Pop chiede di stanziare un credito per ristrutturare lo stabile che dovrà essere gestito da associazioni culturali
Creare "un’area riservata alla vita notturna", che non disturbi "alcuna zona residenziale", dedicata in particolare alla popolazione più giovane. Il gruppo Verdi-Fa-Mps-Pop in Consiglio comunale propone quindi in una mozione di stanziare un credito d’investimento per la ristrutturazione dello stabile dell’ex birreria di Bellinzona e per renderlo agibile a concerti, eventi e così via. Secondo Giulia Petralli, Ronald ‘Ronnie’ David, Pino Sergi, Angelica Lepori Sergi e Matteo Pronzini la gestione dello spazio dovrebbe quindi essere affidata "ad associazioni culturali attive sul territorio affinché possa essere sviluppato un progetto giovanile".
I cinque consiglieri comunali ritengono "che la Città di Bellinzona sia in grado, superando la soglia dei 44’000 abitanti, di completare l’offerta rivolta alla popolazione più giovane. Giovani che, come rivelano le ultime statistiche, contribuiscono notevolmente all’aumento demografico sia per la loro mobilità che per il loro impulso dato alla natalità". Questa offerta deve però anche tener conto che "la convivenza tra diverse fasce d’età non è sempre facile, soprattutto per quelle persone particolarmente sensibili alla quiete notturna". Una zona idonea a queste esigenze "di distacco dalle abitazioni nonché di facile allacciamento alla rete del trasporto pubblico potrebbe essere il sedime dell’ex Birreria Bellinzona, a Carasso".
E a rendere ancora più agevole il collegamento con il centro storico, a breve sarà inaugurata la nuova passerella ciclopedonale tra Bellinzona e Carasso, in corrispondenza dell’ex ponte della Torretta: "In questo modo alla chiusura dei bar cittadini, i giovani avranno la possibilità di spostarsi attraversando la nuova passerella in uno spazio adibito a concerti, contribuendo ad animare la regione del Bellinzonese senza disturbare la quiete della popolazione".
Il sedime e lo stabile (dove era presente l’ecocentro, poi spostato sul terreno accanto) inoltre sono "già di proprietà della Città di Bellinzona". Quindi "l’iter di pianificazione di una zona di svago per la seconda fascia di serata lontano dalle zone residenziali ne sarebbe largamente agevolato". Concretamente, "i magazzini comunali, con l’esigenza di carico e scarico, possono restare al pian terreno, al primo piano invece, nell’allora sala d’imbottigliamento, la Città potrebbe concedere liberamente lo spazio per l’organizzazione di concerti ed eventi culturali".