Ritenuti colpevoli due stranieri che avevano estorto denaro e un telefonino a due passeggeri fra Giubiasco e Lugano
Sono stati condannati ed espulsi dalla Svizzera i due imputati stranieri autori di aggressioni e rapine messe a segno, insieme, a bordo di un treno e in una pensilina del trasporto pubblico ai danni di due passeggeri, in particolare nel tratto fra Giubiasco e Lugano, fra il settembre scorso e questo gennaio. Episodi descrivibili come furti commessi con violenza, tutti registrati dalla videosorveglianza presente sui convogli e in stazione, per farsi consegnare del denaro e un telefonino. Comparsi stamane davanti al giudice delle Assise correzionali di Bellinzona Siro Quadri, sono stati entrambi riconosciuti colpevoli anche di contravvenzione alla Legge stupefacenti e a quella sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell’essere umano (poiché saliti a bordo del treno senza mascherina protettiva obbligatoria), come pure per lesioni semplici tentate e minaccia. Gli avvocati difensori Alain Susin ed Elisa Travella hanno concordato le rispettive condanne con la procuratrice pubblica Pamela Pedretti: al primo imputato sono stati inflitti 17 mesi di detenzione sospesi condizionalmente per tre anni di prova più l’espulsione per sei anni; al secondo 14 mesi sospesi per due anni e cinque anni di espulsione. Più una multa per entrambi.