Bellinzonese

Valle di Blenio: ‘Convivenza col lupo difficile e preoccupante’

L’Associazione dei Comuni prende posizione schierandosi al fianco degli agricoltori, della popolazione e del settore del turismo

(Keystone)
8 marzo 2022
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Dopo aver discusso della situazione relativa alla presenza del lupo nella regione, anche il comitato dell’Associazione dei Comuni di Blenio (Ascoble) si schiera con gli agricoltori, la popolazione, gli operatori turistici e l’Associazione ticinese per la protezione del territorio dai grandi predatori. "Una convivenza con i grandi predatori è di difficile gestione per i residenti e in particolare per l’agricoltura, categoria principalmente colpita e settore economico di primaria importanza – si legge nel comunicato diffuso da Ascoble –. Contemporaneamente sorgono pure grosse preoccupazioni per il turismo, su cui la Valle sta fortemente puntando".

‘Avvistamenti frequenti vicino agli abitati’

Alla luce delle informazioni fornite dalla sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub circa i recenti avvistamenti nel comune di Blenio, il comitato ha "preso coscienza di una situazione completamente nuova che va seguita e monitorata, per ovviare alle comprensibili preoccupazioni della popolazione e del mondo agricolo in particolare". Per approfondire la tematica Ascoble ha incontrato l’Associazione ticinese per la protezione del territorio dai grandi predatori (rappresentata dal vicepresidente Sandro Rusconi e dal segretario Sem Genini) e il presidente della Società agricola bleniese Luigi Arcioni. "I tre ospiti hanno presentato la situazione di diffusione del lupo a livello svizzero definendola preoccupante – scrive Ascoble nel comunicato –. Se inizialmente la presenza di questa specie era percepita sporadicamente e lontano dai centri abitati, ora, data la crescita esponenziale degli esemplari, la pressione della popolazione aumenta, sfociando in avvistamenti frequenti, avvicinamenti agli abitati e predazioni che gravano sul mondo agricolo".

‘Il Canton Ticino sembra voler sottovalutare il tema’

Nel comunicato Ascoble evidenzia quella che ritiene essere una differenza di sensibilità tra il Ticino e altri Cantoni. "Grigioni e Vallese hanno dimostrato maggiore esperienza e maturità nel monitoraggio, nel controllo e nella comunicazione dei grandi predatori. Purtroppo il Canton Ticino sembra voler sottovalutare il tema o perlomeno essere meno sensibile. L’Ufficio caccia e pesca – continua Ascoble – consta di un solo collaboratore che si occupa di grandi predatori, quando ad esempio il Canton Grigioni ne conta 5, con un portale specifico e una puntuale comunicazione. Conseguentemente risulta difficile poter assolvere tutti i compiti di monitoraggio, mappatura, comunicazione e informazione del caso".

Quanto alla politica cantonale ticinese, per Ascoble "una parte sembra essere conscia e sensibile al tema, ne sono una prova le prese di posizione e gli atti parlamentari inoltrati nel corso degli ultimi anni".

‘Il crescente numero di predazioni sta facendo cambiare la sensibilità di Berna’

Il comitato di Ascoble (che raggruppa i tre Municipi della Valle di Blenio, i granconsiglieri bleniesi, rappresentanti di Patriziati, dell’Ente regionale di sviluppo e dell’Organizzazione turistica regionale) ricorda infine che la gestione dei grandi predatori è un tema di competenza federale: "La maggior parte delle decisioni sono prese dall’Ufficio federale dell’ambiente e i Cantoni devono adeguarsi di conseguenza. In tal senso conforta il fatto che il crescente numero di predazioni, alcune delle quali registrate in cantoni dell’Altipiano, sta facendo cambiare la sensibilità a livello federale. L’opportunità diretta di ciò potrebbe essere una maggior coscienza del problema e un cambiamento nella gestione dei lupi".

La presa di posizione di Ascoble ricalca in grandi linee quella del Consiglio comunale di Blenio che a fine dicembre aveva approvato una risoluzione con cui esprimeva solidarietà all’agricoltura, al turismo e alla popolazione preoccupata per la situazione.

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