Bellinzonese

RabaBar a Bellinzona: ‘Ritorno alla normalità, ma con prudenza’

Il sindaco Mario Branda ricorda che il ‘virus non è sparito’. Inoltre, essendo una situazione nuova, una delle priorità sarà garantire la sicurezza

Un evento per ‘andare incontro a esercenti e giovani’
(Ti-Press)
17 febbraio 2022
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La possibilità per i bar di Bellinzona di rimanere aperti fino alle 3 di notte durante tre giorni nel periodo di Carnevale (venerdì 25, sabato 26 febbraio e martedì 1° marzo) è da un lato «un segnale di ritorno a una certa normalità». Dall’altro «non bisogna però dimenticare quanto accaduto negli ultimi due anni», afferma a ‘laRegione’ il sindaco Mario Branda, invitando quindi la popolazione a «una certa prudenza».

Evitare brutte sorprese

Prudenza che non è strettamente legata solo alla situazione pandemica, visto che gli esercizi pubblici interessati ad approfittare del prolungamento di orario dovranno anche rispettare alcune condizioni. Dovranno in particolare presentare un piano di sicurezza che dovrà essere accettato dal Municipio e che prevede sostanzialmente la presenza di agenti di sicurezza ingaggiati da agenzie riconosciute. Quanti esattamente «dipenderà dalle dimensioni dell’esercizio pubblico: per quelli più piccoli ne può bastare anche solo uno», precisa Branda. Questa richiesta è motivata dal fatto che si tratta di «una situazione completamente nuova, per la quale è difficile fare previsioni». Così facendo «se ci sarà un afflusso importante di persone, si potrà garantire la sicurezza, prestando una particolare attenzione a ciò che succede all’interno e all’esterno degli esercizi pubblici». La sicurezza sarà inoltre garantita grazie alla presenza in città «della polizia comunale, sostenuta da un certo numero di agenti di agenzie private», oltre a quelli già presenti nei bar. Insomma non essendo un evento organizzato dal Comune o dalla Società Rabadan che hanno esperienza nell’organizzare manifestazioni simili, si vogliono evitare brutte sorprese e incidenti.

Traffico limitato

Sempre per motivi di sicurezza sarà anche limitato il traffico in zona Piazza Indipendenza e Piazza Governo, anche se non è ancora del tutto chiaro in quale misura. «L’estensione e l’intensità delle limitazioni devono ancora essere stabilite», annota il sindaco. Il Municipio deve infatti ancora decidere se eventualmente chiudere un’intera piazza o solo una parte di essa e valutare se limitare il traffico durante il periodo dal 24 febbraio al 2 marzo o solamente durante le sere nelle quali sarà concesso il prolungamento dell’orario di apertura. Di sicuro vi è il fatto che le limitazioni «non avverranno di giorno, ma alla sera». In questi giorni la Città comunicherà inoltre agli esercenti che partecipano all’evento altre misure che saranno adottate dal Municipio. Si tratta in particolare «del dispositivo di sicurezza che adotterà la Città, di quello relativo alla pulizia del suolo pubblico, così come disposizioni sull’accesso a servizi igienici degli esercizi pubblici».

Guggen nelle strade e nelle piazze

Ricordiamo che fuori dai bar non sarà possibile organizzare tendine come quelle che solitamente si trovano nella Città del Carnevale, né installare impianti per diffondere musica, né organizzare concerti. Tuttavia sarà permessa la presenza delle guggen. «Conoscendo lo spirito carnascialesco di questi gruppi, immaginiamo che saranno presenti nel centro città», rileva Branda. Guggen che potranno quindi anche «suonare nelle strade e nelle piazze», oltre che all’esterno dei bar.

‘Non dimentichiamoci quanto è successo’

Sarà verosimilmente proprio la presenza della guggen che permetterà di ricreare quell’atmosfera carnascialesca che solitamente contraddistingue Bellinzona in questo periodo. Questo evento, oltre a essere quindi un segnale di ritorno a una certa normalità, è stato permesso anche per «andare incontro alle richieste di un settore che è sicuramente stato toccato in modo duro dalla crisi pandemica, ovvero la categoria degli esercenti», spiega il sindaco. Ma non solo: «In questo modo vogliamo anche andare incontro alle attese di molte persone, in particolare dei giovani, che ora aspirano a tornare a respirare una certa normalità che negli ultimi due anni gli è stata spesso preclusa». D’altro canto non bisogna però dimenticare che «il virus non è sparito solamente perché il Consiglio federale ha deciso di revocare praticamente tutte le misure. Infatti in Ticino vi sono ancora centinaia di contagi al giorno e alcune persone devono ancora essere ospedalizzate». L’invito è quindi quello di «non abbassare completamente la guardia e cercare di non dimenticare quanto è successo, comprese certe misure di protezione, anche se non sono più obbligatorie».

Alcuni esercenti potrebbero rinunciare a causa dei costi supplementari

«Siamo contenti per questa proroga, ma siamo anche un po’ rammaricati per i costi aggiuntivi che dovremo sostenere». Gianni Morici, esercente e promotore di questo evento denominato RabaBar (anche se non ha nulla a che vedere con la Società Rabadan) è da un lato soddisfatto del prolungamento dell’orario di chiusura, ma dall’altro fa notare, da noi interpellato, che oltre alla spesa per gli agenti di sicurezza, gli esercenti interessati dovranno anche prevedere costi supplementari proprio per rimanere aperti più a lungo. Costi supplementari che «mettono un po’ in difficoltà, in particolare i locali più piccoli che stanno quindi valutando se effettivamente presentare la richiesta oppure no». D’altro canto Morici capisce che il Municipio «abbia esigenze e alcuni timori, visto che si tratta di una situazione nuova». Insomma tra i 16 esercizi pubblici essenzialmente del centro storico che avevano aderito all’iniziativa di Morici, forse non tutti andranno fino in fondo. In ogni caso l’entusiasmo, anche se è un po’ calato, rimane e vi saranno quindi bar che «decoreranno il loro locale in stile carnascialesco, proponendo musica (sia con Dj, sia grazie alle guggen) e una bella atmosfera di cui potranno approfittare tutti». Morici ricorda infine che martedì è anche prevista una risottata in Piazza Teatro.

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