Bellinzonese

Azione comunale di Bellinzona bocciata su tutta la linea

Dopo Sergi (Verdi/Mps/Fa) anche Martignoni Polti (Lega/Udc) stronca il Preventivo 2022: dai rifiuti ai progetti strategici fino alla politica giovanile

Brenno Martignoni Polti
(Ti-Press)
17 dicembre 2021
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Criticità puntuali e di concetto. Le segnala Brenno Martignoni Polti (a nome della fazione Udc e di gran parte di quella leghista) firmando il secondo rapporto di minoranza contrario al Preventivo 2022 di Bellinzona dopo quello depositato giovedì da Giuseppe Sergi a nome del gruppo Verdi/Mps/Fa. Anzitutto l’ex sindaco, oggi consigliere comunale e membro della Gestione, premette che il disavanzo di 3,45 milioni, con moltiplicatore invariato al 93%, avrebbe meritato in commissione un maggiore approfondimento rispetto a quanto riservatogli e quanto poi tradotto nel rapporto di maggioranza firmato da Silvia Gada (Plr): “È mancato un dibattito ideologico in questa fase d’implementazione, tutt’altro che completata, del processo aggregativo”. Dito puntato contro “le logiche di calcolazione del pareggio”. Per contro “è proprio in evenienze straordinarie, come quelle che si stanno vivendo, che l’Ente pubblico dovrebbe mostrare acuita attenzione verso i bisogni dei cittadini, anziché aggravarli con ulteriori oneri”. In particolare, quello relativo ai rifiuti “è un eloquente esempio di un modo d’interpretare l’azione comunale che non può essere né condivisibile né seguito”.

‘A lume di naso’

Da qui appunto il voto contrario ai conti, come fa Sergi ma come non fa la maggioranza commissionale nonostante le forti critiche espresse all’agire municipale con “parole pesanti come macigni ma rese innocue non opponendosi”. Esecutivo ‘graziato’ dalla Gestione proprio considerando la delicata situazione pandemica che ne ha complicato il compito in questo inizio legislatura, ma anche grazie “al perpetuarsi di un patto di non belligeranza non scritto, ma ben percepibile nelle dinamiche di gestione delle maggioranze che governano la Città”. E proprio trattandosi del primo preventivo di questa breve legislatura triennale 2021-24, attacca Martignoni Polti, “avrebbe dovuto costituire un programma dirompente d’azione della Città, non un itinerario fatto ‘a lume di naso’. Al di là di apodittici proclami, purtroppo, nella sostanza il documento è incolore e riassume posizioni contabili. Neppure un indizio su come superare a lungo termine questa tendenza, alla quale il Municipio non sembra offrire sbocchi duraturi”.

‘Non luoghi elitari ma piazze aperte’

Puntualmente, Martignoni Polti ritiene l’obiettivo di consolidare la struttura organizzativa e amministrativa “ben lungi dall’essere stato raggiunto. Mancano riscontri consolidati su mete e indirizzi”. Molti progetti strategici, poi, “non superano lo stadio di mero proclama mancando gli elementi di dettaglio”. Capitolo cultura: “La gente chiede presenza, dialogo, piattaforme di confronto di libero accesso. Non luoghi elitari che escludono, ma piazze aperte alle necessità di tutti i giorni e aperte a iniziative anche inedite promosse dalla Città e da terzi”. Infine sulla politica giovanile viene caldeggiato un cambiamento d’asse, ossia “un’attitudine di prossimità autentica verso i giovani e le loro peculiarità, assicurando uguali dignità e diritti rispetto a spazi urbani a loro dedicati. E dando loro voce per legittimare la costruzione di realtà a loro confacenti, perché ideate da loro stessi”.

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