Bellinzonese

Una carta culturale per la Città di Bellinzona

Il gruppo Verdi-FA-Mps-Pop chiede di offrire incentivi a studenti e persone con difficoltà economiche per assistere a eventi culturali e sportivi

(Ti-Press)
1 dicembre 2021
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“Chiediamo che il Municipio stanzi un credito al fine di realizzare una propria carta culturale per Bellinzona, che permetta a persone con un reddito basso e a studenti e studentesse (laddove non c’è una differenziazione di prezzo) di accedere alla vita sociale, culturale e sportiva della Città”. Una proposta che “non avrebbe solo il vantaggio di includere più persone in attività sociali, sportive o culturali, ma permetterebbe anche a chi le offre di aumentare il proprio pubblico. Un reciproco beneficio che dovrebbe invogliare un gran numero di organizzazioni ad aderire alla proposta”. Con una mozione il gruppo Verdi-Forum Alternativo-Mps-Pop-Indipendenti lancia l’idea di una carta culturale cittadina prendendo spunto dalla CartaCultura rilasciata dalla Caritas, che permette alle persone con reddito basso di avere accesso ad attività culturali, sportive e educative, con riduzioni dal 30 fino al 70%, nel proprio cantone e in altre regioni della Svizzera. “L’ingresso a basso costo a musei, cinema o a lezioni di danza può essere un raggio di luce nella vita quotidiana di molte persone – si legge nel testo della mozione –. Nel 2015 un sondaggio fra più di 3’000 utilizzatrici e utilizzatori della CartaCultura ha rivelato che il 69% delle persone coinvolte ha potuto accedere a offerte che altrimenti non sarebbero mai state in grado di concedersi”.

‘Solo il Ticino e altri due Cantoni non hanno aderito all’iniziativa di Caritas’

I consiglieri comunali firmatari della mozione fanno notare che “in Svizzera sono solo tre i Cantoni che non hanno aderito all’iniziativa, tra cui il Ticino. Nonostante ciò, crediamo che questo tipo di progetto vada riproposto; iniziando da Bellinzona, dove le offerte di certo non mancano, ma rientrano ancora spesso in una “logica di mercato”, e quindi vanno pagate, a volte anche caro. Musei, teatri, corsi di lingua, di canto o di danza, cinema, abbonamenti a giornali ecc. Sono solo alcune delle proposte esistenti ma spesso troppo costose per essere accessibili a chi lo desidera”. I consiglieri comunali evidenziano come in Svizzera, secondo l’Ufficio di statistica, nel 2019 l’ammontare del tasso di rischio di povertà era del 15,7%. “Una situazione grave sotto molteplici aspetti, sulla quale però anche i Comuni possono e devono fare la loro parte”. Oltre alla proposta di una carta culturale cittadina, al Municipio si chiede anche di intraprendere “un dialogo con tutte le associazioni culturali, sociali e sportive presenti sul territorio con lo scopo di presentare il progetto sopra citato al fine di coinvolgere il maggior numero di offerenti possibile”.

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