Il Cc ha votato il compromesso indicato dal Ppd, con l’accordo anche del Municipio che proponeva mezzo milione
Vada per la via di mezzo. La Valascia Immobiliare Sa otterrà dunque dalla Città di Bellinzona un contributo a fondo perso di 250’000 franchi – non quindi di mezzo milione come proposto inizialmente dal Municipio – quale aiuto per la realizzazione della nuova pista di ghiaccio di Ambrì costata 51 milioni. A larga maggioranza, senza l’adesione del gruppo Verdi/Mps/Fa e di una parte del gruppo Lega/Udc più altri contrari o astenuti sparsi, il Consiglio comunale ha votato questa sera con 38 sì e 13 no la soluzione di compromesso elaborata dal Ppd e fatta propria dalla maggioranza Plr-Sinistra della Commissione della Gestione. Compromesso cui ha aderito lo stesso Esecutivo. Con soli 10 voti non ha invece fatto breccia nel plenum l’emendamento di Carlo Banfi (Plr) e altri sette co-firmatari volto a vincolare l’aiuto cittadino all’acquisto, da parte della Società anonima, di servizi forniti da ditte domiciliate a Bellinzona.
Il relatore di maggioranza Ivan Ambrosini (Ppd) ha ricordato che la Gestione nell’esercizio di analisi ha considerato le difficoltà finanziarie della Città e il fatto che lo stadio sia sorto al di fuori del comprensorio urbano. Sull’altro piatto della bilancia è stata messa l’importanza socio-economica dello stadio, in primis il concreto rischio, senza di esso, di vedere scomparire l’Hcap con conseguenze negative anche per la Turrita, che beneficia di introiti fiscali «di gran lunga maggiori rispetto all’aiuto a fondo perso». In definita il dimezzamento «è più rispettoso anche degli sforzi da mettere in campo per riequilibrare le finanze comunali». «Se si vuole essere polo regionale, bisogna dimostrarlo con i fatti»: a nome del gruppo Ppd, Paolo Locatelli ha così motivato la soluzione di compromesso «da noi proposta quando il dibattito sul mezzo milione stagnava». Per conto della Sinistra Claudio Buletti ha parlato dell’Hcap come di una delle più importanti realtà dell’Alta Leventina meritevoli della dovuta attenzione: «Infatti anche Lugano sostiene concretamente quella regione», sia partecipando all’azionariato della Valbianca Sa, sia con infrastrutture ricettive per gli allievi.
«Non essendo una struttura multifunzionale e strategica per il polo di Bellinzona, non merita il contributo cittadino». Infatti ad Ambrì, ha attaccato il relatore di minoranza Giuseppe Sergi (Verdi/Mps/Fa), «non c’è nessuna struttura multifunzionale: c’è semmai una bellissima pista di ghiaccio. Ci è insomma stato presentato qualcosa di molto diverso, vedi i 60 eventi collaterali annui che al massimo saranno 15 o 20». Inoltre quello bellinzonese «non è affatto, come si è voluto far credere, un contributo decisivo per rimpolpare il capitale proprio della Sa volto a raggiungere la quota minima per ottenere i finanziamenti bancari, quota che la Valascia Immobiliare aveva già superato in precedenza». E comunque «un vero progetto di valenza strategica per le Tre Valli sarebbe la possibilità di ottenere le nuove Officine Ffs nella Bassa Leventina, ma si sa come si è mossa la Città di Bellinzona». L’altra minoranza, quella targata Lega/Udc, per bocca di Alessandro Minotti ritiene che l’Esecutivo è «in affanno e lontano dal pareggio dei bilanci. Perciò, per rispetto dei cittadini, questa corresponsione di denaro pubblico non solo non è prioritaria ma anche inopportuna, non da ultimo considerato che la Città beneficia del contributo di livellamento versato da Comuni finanziariamente più sani».
Tuto Rossi (Udc) ha aperto gli interventi personali accusando il sindaco Mario Branda di aver rifiutato la proposta dell’Hcap di dare qualcosa in cambio ai bellinzonesi (come succede a Quinto, Comune sede, con la Quinto Card), compensando così a favore della popolazione l’aiuto comunale. Accusa che Rossi ha poi ritirato a fine dibattito. Ronald David (Verdi) è stato categorico: «Nei 250’000 franchi di strategico non c’è proprio nulla. E poi si crea un precedente criticabile. Cosa si risponderebbe all’Acb qualora venisse a sollecitare un nostro aiuto diretto?». Maura Mossi Nembrini (Più donne) garantendo il voto favorevole al contributo in base al concetto di Città Ticino, ha comunque spronato il Municipio a investire adeguatamente nel risanamento dei propri edifici comunali. Favorevole anche Sacha Gobbi (Lega) che ha rimarcato l’importanza della realtà biancoblù in Ticino. Luca Madonna (Lega) mostra pollice verso: «La Città è finanziariamente messa male e le sue infrastrutture richiedono costanti investimenti. Sbagliato versare una cifra così ragguardevole alla Sa che ha realizzato lo stadio. Meglio sarebbe stato destinarla al settore giovanile dell’Hcap». Giusto invece, secondo il socialista Danilo Forini, sostenere le infrastrutture di cui necessita la popolazione.
«La nuova Valascia in sé non è strategica per la Città di Bellinzona, ma è strategica per la Leventina di cui l’Hcap è il maggiore datore di lavoro, con un peso sociale tutt’altro che indifferente nel contesto della Città Ticino». Lo ha ribadito Mario Branda rispondendo agli scettici e contrari: «Non siamo filantropi ma facciamo politica, con azioni volte a creare il più ampio beneficio anche per la nostra Città, che vuole diventare un polo di riferimento anche per l’Alto Ticino con dinamiche favorevoli per tutti. Miriamo a sviluppare maggiormente iniziative condivise. E in questo contesto l’Hcap è un marchio ben riconoscibile Oltralpe». Inoltre, ha aggiunto il sindaco, sono diversi i milioni stanziati dal Cc a sostegno delle società sportive turrite tramite investimenti infrastrutturali al Centro sportivo, al Bagno pubblico, al Centro tennistico, allo Stadio comunale per calcio e atletica. Quanto alle ricadute dirette sulla Città, «sono sette le ditte di Bellinzona che hanno lavorato alla costruzione della nuova pista. Ditte che pagano qui le imposte, al pari di taluni giocatori. In definitiva un’operazione win-win».