12 mesi da espiare per un uomo residente in Romania che nel 2018 ha colpito a due riprese il reparto dei dispositivi elettronici del centro commerciale
È stato arrestato in Belgio lo scorso 24 maggio a tre anni di distanza dai colpi effettuati in Svizzera. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale a causa dei tre furti con scasso commessi nottetempo tra il 17 marzo e il 29 luglio 2018. A farne le spese i centri Migros di Sant’Antonino (colpito due volte) e della località argoviese di Oftringen (nello specifico una compagnia di telecomunicazioni con un negozio all’interno del grande magazzino). Agendo in correità con altre persone, il 41enne rumeno comparso oggi alla sbarra ha sottratto dispositivi elettronici per un valore complessivo di circa 292mila franchi. Davanti alla Corte delle assise criminali di Bellinzona presieduta dal giudice Siro Quadri, l’uomo – con alle spalle altre condanne per simili reati perpetrati in altre nazioni europee – ha ammesso le sue colpe, riconoscendo i fatti così come descritti nell’atto d’accusa stilato dal procuratore pubblico Pablo Fäh. Magistrato che si è accordato con la difesa – sostenuta dall’avvocata Marina Gottardi – nel proporre una pena detentiva di 26 mesi, di cui un anno da espiare in carcere e i rimanenti 14 mesi sospesi con la condizionale. Una proposta che è stata considerata adeguata e dunque confermata dalla Corte, che ha inoltre ordinato l’espulsione del 41enne dalla Svizzera per sette anni. Dal periodo da espiare viene dedotto il carcere preventivo (in totale circa 170 giorni) scontato in Belgio prima dell’estradizione e in seguito nelle strutture carcerarie ticinesi. A favore dell’imputato, ha detto il giudice Quadri, è stata tenuta in considerazione la sua collaborazione in seguito all’arresto.
In aula l’uomo ha detto di aver effettuato due sopralluoghi prima di colpire una prima volta, la notte del 17 marzo 2018, il centro Migros di Sant’Antonino, per poi ripetersi il 17 giugno seguente. Al fine di introdursi nello stabile, in entrambe le occasioni aveva cagionato danni (per un totale di 9’500 franchi) rompendo la prima volta il vetro di una finestra e quello di una porta in occasione del secondo colpo. Sommando i due furti con scasso, dal reparto di dispositivi elettronici sono stati sottratti cellulari, portatili, tablet e altri accessori per un valore complessivo denunciato da Migros di circa 199mila franchi. Ghiotto anche il bottino del furto con scasso messo a segno a Oftringen il 29 luglio 2018: 129 cellulari rubati per un valore denunciato di quasi 93mila franchi (compresi 3’500 franchi sottratti dalla cassa), più danni per 4’700 per la rottura del vetro di una finestra. Ai tempi l’uomo risiedeva in patria ed era solito a fare la spola tra la Svizzera e la Romania, dove tornava per rivendere parte della merce rubata a prezzi decisamente inferiori rispetto al reale valore. La Corte lo ha condannato per i reati di furto aggravato, ripetuto danneggiamento e ripetuta violazione di domicilio.
Il caso approdato oggi in aula non ha alcuna relazione con gli episodi del 2019 che avevano toccato ancora il centro Migros di Sant’Antonino, ovvero i due tentativi di furto (con rottura del vetro) del bancomat ubicato all’interno del centro commerciale. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dallo stesso procuratore pubblico Pablo Fäh, erano stati arrestati due uomini sospettati di esserne gli autori.