Verso una seconda vita il comparto Leon d’Oro: l’imprenditore Alessandro Lettieri prevede anche un edificio amministrativo-commerciale-residenziale in via Molo
Sta per spiccare il volo il progetto immobiliare dell’imprenditore Alessandro Lettieri volto a dare un nuovo volto al comparto Leon d’Oro prospiciente la stazione ferroviaria di Bellinzona. Sul cui viale si affaccia il decrepito stabile ex Gioconda: con la facciata principale e le due laterali sottoposte a vincolo di protezione risorgerà a vita nuova offrendo un contenuto orientato ad arricchire l’offerta turistica turrita, ossia un nuovo albergo (a tre o quattro stelle) che andrà ad aggiungersi al vicino Internazionale ristrutturato alcuni anni fa da altri imprenditori. Sulla sinistra dell’ex Gioconda rimarrà invariato, poiché già sistemato, l’edificio che un tempo ospitava al pianterreno il negozio Vögele, cui è subentrata la pasticceria Al Porto, con ai piani superiori uffici e appartamenti. Sul retro, lungo via Cancelliere Molo, verrà realizzato un palazzo dai connotati moderni e un mix di funzioni commerciali, amministrative e residenziali con complessivi 18 appartamenti e autorimessa sotterranea su due livelli.
Per agevolare la procedura Lettieri, assistito nell’operazione dal figlio Lorenzo, ha inoltrato questa settimana agli uffici cittadini due distinte domande di costruzione per l’ex Gioconda e il nuovo edificio. La progettazione è affidata allo studio luganese Nicola Probst Architetti e l’operazione immobiliare, con prime riflessioni e schizzi risalenti ormai a una decina d’anni fa e nel corso del tempo affinati e orientati in base alla disponibilità di terreni, richiederà un investimento nell’ordine di una cinquantina di milioni di franchi. Lettieri, che a suo tempo intendeva procedere con un progetto unitario per tutto il comparto Leon d’Oro, è stato rallentato dal fatto di non possedere inizialmente tutti i vari mappali ed edifici presenti: alcuni erano in comproprietà e nel frattempo è divenuto il solo proprietario; per contro non è andato a buon fine il tentativo di acquisire l’edificio sede dell’impresa Mancini & Marti situato sulla rotonda all’inizio di via Molo. Perciò ha deciso di procedere al momento con l’ex Gioconda e con il nuovo palazzo retrostante, incaricando lo studio di architettura di elaborare la prosecuzione del progetto con le medesime caratteristiche della prima fase, così da offrire un disegno unitario all’intero comparto. A tempo debito valuterà l’implementazione dell’eventuale seconda fase.
Le due domande di costruzione inoltrate in parallelo “vogliono risolvere una situazione degradata da tempo e rigenerare una zona che, vista la sua posizione strategica, è di vitale importanza per la Città di Bellinzona”. Il progetto – si legge nella relazione tecnica – contempla fra l’ex Gioconda e il nuovo edificio retrostante anche una nuova piazza di 1’170 metri quadrati e ad uso pubblico (sarà leggermente più piccola di piazza Collegiata) e una serie di passaggi urbani. Questi metteranno in relazione il futuro albergo con la nuova piazza, con viale Stazione e con via Molo rendendo il comparto il più permeabile e aperto possibile. Il passaggio principale che da via Molo porterà alla nuova piazza si troverà sul limite nord-ovest del comparto. Quest’ultimo sarà definito da una larga scala che attraverserà il nuovo edificio e da una scala mobile solo ascendente. Adiacente a questi passaggi sarà ubicato un ascensore, pure ad uso pubblico. Viale Stazione sarà invece collegato alla nuova piazza attraverso due passaggi: uno ubicato tra l’ex Gioconda e l’ex Vögele e uno ubicato sul limite nord-est.
Quanto all’ex Gioconda, lo stabile si trova da lungo tempo in pessime condizioni, perciò “unitamente alle nuove funzioni da inserire, non è possibile mantenere altre sue parti” oltre alle tre facciate. La facciata principale su viale Stazione e le due laterali subiranno un restauro conservativo: il materiale di finitura sarà l’intonaco e i colori tenui e adatti al contesto. Per contro la quarta facciata rivolta sulla piazza interna sarà totalmente nuova e delle altre facciate manterrà l’intonaco come materiale di finitura con lo stesso colore tenue e l’idea dei marcapiano: sarà caratterizzata da piccoli balconi rettangolari ‘alla francese’ dotati di parapetti leggeri in metallo.
L’interno sarà completamente svuotato e ricostruito ex novo. L’hotel di 43 camere distribuite su quattro piani si affaccerà sia su viale Stazione (qui si troverà l’entrata principale) sia sulla nuova piazza interna. Attraverso una hall dotata di reception e servizi, si accederà alle camere e ai piani inferiori dove saranno ubicati i diversi servizi fra cui un ristorante affacciato sulla piazza interna, una zona wellness e spa nonché depositi e locali tecnici. Quanto al piano tetto, l’impronta della piastra esistente sarà recuperata e ampliata verso la nuova piazza permettendo la formazione di un piccolo tetto terrazza. L’intervento sull’edifico protetto si presenta particolarmente complesso. In particolare per la realizzazione di parte dell’autorimessa ricavata sotto le fondazioni si prevede di ingabbiare alla base le facciate in pietrame con due travi in calcestruzzo armato, cucite tra di loro con barre del tipo Staifix. Le travi in questione saranno incastrate in pali di calcestruzzo preventivamente trivellati nel terreno. Il procedimento permetterà di sostenere lo stabile esistente e di scavare in sottomurazione. Al fine di rendere staticamente stabile le facciate dell’edificio durante la fase di sventramento e di edificazione dell’autorimessa in sottomurazione, è prevista una controventatura delle facciate con profilati in acciaio. L’hotel disporrà di 27 posti auto ubicati sul piazzale a nord-ovest verso via Cancellerie Molo, piazzale già attualmente adibito a parcheggio. Complessivamente il comparto conterà 62 posti auto coperti e 5 per disabili; 39 di questi stalli saranno ad uso delle funzioni commerciali, uffici e dell’hotel, mentre i rimanenti andranno a soddisfare la parte residenziale.