In un contesto di ‘cementificazione’, i Verdi, in un’interrogazione, chiedono al Municipio di fornire i dati reali sull’occupazione delle abitazioni
I Verdi sono preoccupati della cementificazione della città di Bellinzona avvenuta negli ultimi anni. E questo soprattutto per il fatto che “la popolazione da anni risulta stabile e che il trend generale nel Cantone risulta demograficamente in forte diminuzione”. Ciononostante all’orizzonte si stagliano “progetti immobiliari faraonici come quello sul sedime delle ex Officine che rischiano di trasformarsi in cattedrali nel deserto o svuotare altri comparti della città più periferici”. I consiglieri comunali Ronald David, Giulia Petralli e Marco Noi in un’interrogazione chiedono quindi al Municipio di fornire “dati veritieri sul tasso di sfitto e sulla speculazione immobiliare in modo da porre eventualmente i correttivi del caso”. Infatti, il tasso determinato dall’Ufficio federale di statistica (Ust) “si basa su dati campionari sulla base di indicazioni (presumibilmente sommarie) di possibili proprietari con appartamenti sfitti”. Un metodo di calcolo che “non garantisce pertanto una fotografia affidabile del fenomeno”. Più precisamente i Verdi domandano di avere a disposizione informazioni “reali” sul numero complessivo di unità abitative, di abitazioni primarie, di abitazioni secondarie e di unità abitative che non risultano occupate come abitazioni primarie o secondarie (sfitti) a Bellinzona. Gli stessi dati andrebbero inoltre forniti per gli spazi commerciali. Chiedono inoltre “di fornire allo stato attuale il numero di licenze edilizie concesse negli ultimi tre anni (suddivisi per anno) e il numero complessivo di unità abitative e commerciali che le riguardano”. In conclusione David, Petralli e Noi domandano come mai “il Comune si limita a fornire i dati a Ust e non riporta i dati reali nei consuntivi cittadini”, facendo notare che “in altre città del cantone è emerso che il tasso di sfitto reale è ben di 4 volte superiore a quanto appurato da Ust”.