La struttura per persone con deficit cognitivo sarà aperta da giovedì 26 con un centro diurno e uno notturno tutti i giorni della settimana
Colori, aromi, giardino sensoriale, cucina terapeutica e ambiente familiare. Sono alcune delle peculiarità che caratterizzano la Casa “VitaCore”, il nuovo Centro diurno e notturno terapeutico per persone con deficit cognitivo inaugurato venerdì scorso in via delle Scuole 23 a Sant’Antonino. Al taglio del nastro della struttura, che sarà operativa da giovedì 26 agosto, erano presenti anche il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, il presidente dell’Associazione Alzheimer Ticino Saredo Parodi, Graziano Ruggieri, geriatra e primario della clinica Hildebrand e Anna Margani, direttrice-fondatrice della Casa che ha condotto i presenti in una visita alla scoperta del centro. I discorsi sono stati introdotti da un brano suonato al sassofono dal musicista Furio Pizio. In base alle necessità della persona e della famiglia, la casa può essere frequentata dalle 7 alle 21 (orario diurno) oppure dalle 20 alle 11 (notturno). Possono usufruire del centro notturno tutte le persone che presentano disturbi del comportamento che causano situazioni di crisi del nucleo familiare.
La struttura ha a disposizione 24 posti per il giorno e tre per la notte; l’attività inizierà con una decina di collaboratori professionisti ma in futuro è previsto un aumento dell’organico. Come evidenziato da Anna Margani, si tratta di personale qualificato che è stato attentamente selezionato. La realizzazione di un centro di questo tipo, aggiunge la direttrice, è nata dall’esigenza delle famiglie, che talvolta si sentono sovraccaricate dall’impegno che può comportare dover seguire quotidianamente persone con demenza e spesso anche con disturbi di comportamento.
«È un centro innovativo, soprattutto per quanto riguarda l’approccio di cura, in particolare per la presa a carico delle persone con demenza, dove l’individuo è al centro delle nostre attenzioni», spiega la direttrice. L’obiettivo della casa è di facilitare il mantenimento a domicilio delle persone con deficit cognitivi o demenza ed evitare l'istituzionalizzazione precoce. E questo anche grazie ad attività che mirano a rallentare il declino cognitivo. Tra queste vi è il progetto ‘Movimento’ nato in collaborazione con l’Ufficio prevenzione e infortuni (Upi) e un’ergoterapista che prevede attività con movimenti specifici, soprattutto aerobici, che possono incidere sul rallentamento del declino cognitivo. Nella casa c’è anche un cucina terapeutica, dove gli utenti, accompagnati dagli operatori, possono svolgere dei compiti (come lavare i piatti) in modo da mantenere determinate capacità nel tempo. «L’obiettivo è portare le competenze che verranno allenate all’interno del centro anche a domicilio, in modo che la persona possa mantenersi il più a lungo possibile a casa, anche grazie a un'equipe che la seguirà», rileva la direttrice.
Il centro è stato realizzato con l’intento di creare un ambiente il più vicino possibile a quello familiare. La parte diurna è composta da un salotto, una sala relax, una cucina terapeutica, una sala pranzo e un locale per attività varie, con una grande terrazza all’esterno. La parte notturna riproduce un piccolo appartamento composto da cucinotto, sala-soggiorno, tre camere e lavanderia. «Il centro è fatto su misura per persone con demenza, gli spazi sono colorati con colori particolari, dato che la cromoterapia è molto importante per gli utenti», spiega Margani. Nella struttura gli operatori fanno capo anche all’aromaterapia, che dà ottimi risultati; a tal proposito, a disposizione vi è un giardino terapeutico e sensoriale con diversi aromi e colori. Anche se il centro non è ancora ufficialmente aperto, ci sono già diversi iscritti e vi sono utenti provenienti anche dai Grigioni. La direttrice spiega che quando gli utenti vengono ammessi, l’equipe, l’ergoterapista e i familiari si riuniscono per definire su quali obiettivi si intende lavorare per mantenere le capacità ed evitare un declino troppo veloce. Il centro è aperto a tutte le persone con deficit cognitivo, senza limiti di età o restrizioni legate al domicilio.