Inaugurato ufficialmente il percorso tematico-escursionistico interattivo per scoprire e conoscere storia, evoluzione e peculiarità della regione
Le note della Musica di Cadenazzo e della Filarmonica Unione Carvina suggellano il clima di festa sul Monte Ceneri. Alla presenza delle autorità e dei numerosi partner coinvolti nel progetto, è stato ufficialmente inaugurato il percorso tematico-escursionistico interattivo denominato ‘La via del Ceneri’. Il sentiero si estende da Piazza Ticino fino alla stazione ferroviaria di Cadenazzo e rappresenta il primo passo concreto del concetto del comprensorio d’interesse cantonale chiamato ‘Le terre del Ceneri’. Una visione che, oltre a quello di Cadenazzo, coinvolge direttamente anche i comuni di Gambarogno e Monteceneri in un'unione d'intenti volta a valorizzare una regione che anche grazie all'entrata in funzione del tunnel ferroviario AlpTransit intende rilanciarsi con vigore e fungere da elemento centrale della cosiddetta Città Ticino.
Come ricordato dal sindaco di Cadenazzo Marco Bertoli, il percorso è stato aperto al pubblico nel marzo del 2020, proprio in concomitanza con l'inizio della crisi sanitaria che ha posticipato a oggi l'inaugurazione ufficiale. «È stato un anno che ha segnato e cambiato le nostre vite, e ‘La via del Ceneri’ ha permesso di migliorare nel nostro piccolo la qualità di vita e valorizzare il contesto in cui viviamo». Una montagna «che un tempo divideva – ha aggiunto Bertoli durante il suo discorso – ma che oggi unisce, valorizza e promuove. Un cuore verde in mezzo alla Città Ticino, che con le sue infrastrutture stra creando un futuro migliore». Sul concetto di unità si è soffermato anche Gianluigi Della Santa, sindaco di Gambarogno: «In passato il Ceneri era un collegamento tra mondi lontani, un luogo per molto tempo abbandonato, e non solo fisicamente. Oggi questo monte è invece qualcosa che unisce, permettendo di dare lustro agli elementi della nostra storia e della nostra cultura». Dal canto suo Letizia Ghilardi, vicesindaca di Monteceneri, ha parlato di «fonte d'orgoglio», elogiando «l'esemplare modello di collaborazione per valorizzare la zona in chiave turistica». Ghilardi ha ricordato il valore del potenziamento del trasporto pubblico, dalla stazione di Riviera fino a Piazza Ticino, che facilita la fruizione al sentiero.
Durante la cerimonia, all'immagine dell'importanza riposta nel concetto di Città Ticino, sono intervenuti il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli, Mario Blank (rappresentante di Armasuisse Immobili), Anna Fazioli (collaboratrice personale del direttore del Dfae Ignazio Cassis), Simone Gianini (vicesindaco di Bellinzona e presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese), Roberta Cattaneo (direttrice Ffs regione sud) e Manuela Nicoletti (responsabile marketing e membro di direzione di Ticino Turismo.
Progettato dall'architetto Christian Rivola, il sentiero per scoprire ‘Le Terre del Ceneri’ e conoscere la loro storia, evoluzione e peculiarità ha già riscosso un ottimo afflusso di visitatori. Un percorso destinato a tutti, adulti e ragazzi, autoctoni e turisti, per trascorrere un momento piacevole e istruttivo a contatto con la natura. Tra i compiti dei partner coinvolti nel progetto, comprese le organizzazione turistiche regionali, ci sarà ora quello di continuare con la valorizzazione del percorso e dei suoi elementi, puntando sul potenziale ricreativo, culturale e didattico. Diversi i punti di interesse presenti sul tragitto (lungo il quale sono stati posati numerosi pannelli informativi), come una galleria del racconto inerente ai principali eventi storici avvenuti a livello cantonale, nazionale e mondiale dal 1750 in avanti, il mulino e la pesta del Precassino, le selve castanili di Robasacco, il roccolo e i cassinelli (costruzioni usate in passato per la conservazione del latte). Un altro punto suggestivo dell’itinerario è quello di Piazza Ticino (sede della cerimonia odierna). Situata sul passo del Monte Ceneri, quest’area a forma di ellisse si trova nel punto di convergenza di tre vie storiche: quella del Montecenerino, la Strada Regina e la via che sale verso il Roccolo, e rimanda a quella concordia tra i differenti poli del Cantone auspicata da Stefano Franscini nell’800. Nella piazza svetta inoltre un totem alto dieci metri, costruito con rocce ticinesi, che riproduce la conformazione di Sopraceneri e Sottoceneri.