L'Mps di Bellinzona critica il vademecum sul funzionamento del Consiglio comunale allegato alla convocazione della seduta di Cc di domani sera
"Non ci siamo mai fatti grandi illusioni sulle istituzioni della democrazia liberal-borghese; ma quello a cui assistiamo (le stesse tendenze le notiamo anche a livello cantonale) è una rimessa in discussione sempre più evidente degli stessi principi proclamati dai tenutari della democrazia liberale, a cominciare da quello della divisione dei poteri". A scriverlo è il Movimento per il socialismo (Mps) in un comunicato stampa nel quale critica il 'vademucum' sul funzionamento del Consiglio comunale che è stato allegato alla convocazione della prossima seduta prevista domani sera. "Le indicazioni fornite in questo vademecum corrispondono alla legislazione in atto e alla sua interpretazione. Ma appare evidente che questa 'prima' da parte del Municipio è rivolta in particolare al gruppo Mps-Verdi, reo di aver cominciato questa legislatura all’insegna della contestazione di regole la cui unica giustificazione è che “si è sempre fatto così” (Branda dixit)", scrive l'Mps. Secondo il movimento "questa sortita, apparentemente tesa a richiamare le regole di funzionamento del Cc, vuole in realtà essere un richiamo all’ordine a chiunque abbia velleità di fare opposizione utilizzando tutti gli strumenti a quali è possibile ricorrere. D’altronde alcuni municipali pontificano dalle terrazze dei bar della città sul fatto che 'si deve mettere un freno alla possibilità di intervento di Pronzini e dell’Mps': una dimostrazione di scarsa furbizia, oltre che di stupidità politica. Così si moltiplicano le riunioni 'segrete', come quella di alcuni giorni fa (alla quale sono stati invitati solo i partiti presenti in Municipio) per accordarsi sulle candidature da proporre nei diversi enti" in occasione della seduta di domani. Per l'Mps "tutto questo, certo fissato nella Legge organica comunale e nei relativi regolamenti, ci conferma che è di fatto il Municipio a decidere quando, cosa e come si discuterà in Consiglio comunale. In altre parole, è l’Esecutivo che decide modi e tempi dell’attività del Legislativo. Bella prova di democrazia!".