Quello degli stalli pubblici è un tema sensibile. Per il vicesindaco Gianini bisogna ‘trovare il giusto equilibrio tra parcheggi, bus e pedoni’.
Piazza Governo a Bellinzona dovrebbe presto diventare una cosiddetta ‘Zona d’incontro a 20 km/h’. Il relativo messaggio municipale sarà trasmesso prossimamente al Consiglio Comunale. «L’obiettivo è quello di rendere più attrattiva la piazza per pedoni ed esercizi pubblici, perdendo il minor numero possibile di parcheggi», spiega a ‘laRegione’ Simone Gianini, capodicastero territorio e mobilità. E proprio quello dei posteggi è un tema che divide: da un lato la tendenza è quella di promuovere sempre di più il trasporto pubblico, dall’altro vi sono in particolare i commercianti che li ritengono essenziali per permettere ai loro clienti di sostare nelle immediate vicinanze dei negozi. Insomma, per alcune persone ve ne sono troppi, mentre per altre troppo pochi. La soluzione? «Bisogna trovare il giusto equilibrio fra visioni che non sempre collimano», afferma il vicesindaco. Insomma il compito, di certo non facile, è quello di trovare la giusta armonia «tra l’offerta di posteggi e quella del trasporto pubblico, senza dimenticare la sicurezza e la vivibilità di un determinato comparto».
Un equilibrio che secondo il Municipio non sarebbe ora garantito con una totale pedonalizzazione (e quindi con la rinuncia a una cinquantina di posteggi) di Piazza Governo, come avevano chiesto in più di un’occasione i Verdi tramite mozione. Mozione che nel maggio del 2020 era stata nuovamente respinta in Consiglio comunale e che aveva sempre raccolto la contrarietà dell’esecutivo cittadino. «Per ora abbiamo deciso di non accogliere la proposta di pedonalizzazione completa della piazza», conferma Gianini. «Tuttavia, nell’ottica di una vivibilità e fruibilità sicura prevediamo di riorganizzarla come zona a 20 km/h». Un progetto che mira ad andare incontro alle diverse esigenze della cittadinanza, con anche l’obiettivo «di favorire la circolazione del trasporto pubblico».
Infatti sia il centro di Bellinzona, sia quello di Giubiasco «sono luoghi sensibili per la presenza importante di commerci locali», sottolinea Gianini. E le due associazioni dei commercianti fanno regolarmente notare come «la possibilità di stallo nelle vicinanze sia un atout importante per la loro attività». Anche un sistema di trasporto pubblico efficace e con frequenze elevate può sicuramente essere vantaggioso per commercianti ed esercenti, ma delle alternative sono – secondo le associazioni e il Municipio – ancora necessarie. Bisogna quindi trovare «un equilibrio tra la promozione del trasporto pubblico, così come della mobilità dolce e la libertà di scelta del mezzo di trasporto, a seconda del bisogno concreto, con la conseguente necessità pure di un numero di parcheggi adeguato», ribadisce il capodicastero.
La necessità di posteggi, così come la propensione all’utilizzo del trasporto pubblico, variano ovviamente a dipendenza della zona. In questo senso sono in corso gli studi nei vari quartieri preconizzati dal Programma d’azione comunale (Pac) per verificare il fabbisogno di stalli pubblici, considerando ad esempio le attività commerciali presenti nel comparto e il numero di parcheggi già disponibili. E alcune verifiche sono già terminate: «A Gorduno, Preonzo e Camorino è effettivamente risultato che vi è una mancanza di posteggi». Quindi come si sta muovendo il Municipio? «Ci sono diverse possibilità e ci muoveremo su più fronti. Innanzitutto, miriamo in primo luogo a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e della mobilità lenta, in particolare quella ciclabile (come la rete ciclabile). Sussidiariamente, prevediamo poi di creare gli stalli necessari, eventualmente riordinando alcune situazioni: a Preonzo prossimamente dovrebbe essere realizzato un nuovo parcheggio pubblico nella zona delle Scuole elementari e stiamo progettando la possibilità di fare lo stesso anche a Gorduno, così come in centro paese a Camorino, come da piano regolatore in approvazione presso il Consiglio di Stato».
D’altro canto, per dare il buon esempio e venire incontro alle sollecitazioni della cittadinanza, «dal 1° gennaio 2022 verrà implementata una regolamentazione più limitativa per la concessione di autorizzazioni di parcheggio in stalli pubblici ai funzionari». In altre parole il Comune renderà meno attrattivo l’utilizzo di posteggi pubblici da parte dei dipendenti comunali, promuovendo l’utilizzo del trasporto pubblico «anche con incentivi molto interessanti». E questo con lo scopo di «garantire ai cittadini un numero maggiore di parcheggi liberi rispetto a oggi», vista l’attuale situazione di sovraoccupazione degli stalli pubblici «in particolare a Monte Carasso e a Camorino».
E infatti un numero sufficiente di posteggi è specialmente richiesto proprio nelle zone periferiche: rispetto al centro città la frequenza dei bus, pur se molto migliorata rispetto al passato, è meno elevata. «Laddove il potenziale di utenza è ridotto, per una evidente questione di costo del servizio, ci sono anche dei limiti finanziari al potenziamento possibile», spiega Gianini. Tuttavia, «cerchiamo di soddisfare al massimo le esigenze, in particolare dei pendolari, anche nelle zone più discoste: ricordo ad esempio il recente potenziamento in valle Morobbia, così come l’introduzione di una nuova linea che serve anche le zone collinari di Camorino (Vigana) e Sant’Antonino (Paiardi)». Inoltre, «negli ultimi 6 anni c’è stato un massiccio potenziamento generale del nostro trasporto pubblico (su alcune linee l’offerta è stata addirittura triplicata), tanto che prima della pandemia avevamo già quasi raggiunto il raddoppio dei passeggeri trasportati».