La commissione delle Petizioni inviata il Consiglio comunale di Biasca a voler dare il via libera alla riorganizzazione del posto di polizia misto
La commissione delle Petizioni, chinatasi sul messaggio municipale licenziato, invita il Consiglio comunale di Biasca a voler approvare la modifica della convenzione con il Cantone che prevede la riorganizzazione del posto misto di polizia della Regione VIII di Biasca, dove hanno sede Polizia comunale e cantonale. La proposta di modifica – che ha generato il malumore dell'Associazione delle polizie comunali – riguarda la volontà di affidare ad assistenti di polizia i compiti minori di prossimità (multe, controllo e gestione del traffico) che attualmente vengono svolti da agenti veri e propri. Durante la fase pilota di due anni (2022-2023), i Comuni delle Tre Valli assumerebbero sei assistenti, in sostituzione di altrettanti agenti, e finanzierebbero 10 poliziotti per i quali la funzione a pieno titolo risulta indispensabile. Gli assistenti verrebbero computati sul numero complessivo di agenti (16) di cui la Polizia comunale dovrebbe dotarsi entro il 2022. Qualora la sperimentazione producesse risultati positivi sia per i Comuni che per il Dipartimento delle istituzioni, i 10 agenti della Polcom passerebbero alle dipendenze del Cantone, inglobati a tutti gli effetti nei ranghi della Polizia cantonale, mentre solo i sei assistenti (ai quali si aggiungerebbe l'unità attualmente già in servizio) rimarrebbero impiegati degli enti locali. Il Legislativo di Biasca – Comune polo per la Regione VIII – dovrà esprimersi sulla proposta di modifica in occasione della seduta aggiornata il 12 e 13 aprile. Nel suo rapporto, la commissione delle Petizioni giudica adeguata la proposta. “Per i Comuni, oltre a un risparmio finanziario visto il minor costo per gli assistenti, si tratterà di poter disporre direttamente di personale per lo svolgimento di alcuni compiti”. L'intervento dell'assistente di Polizia, si legge ancora nel rapporto stilato dal relatore Mario Dotti (Lega) che sottolinea l'obiettivo di voler ridare uno strumento di sicurezza immediata ai Municipi, “è molto più immediato rispetto a quello della Polizia che potrebbe essere impiegata in altre attività 'superiori'”. La commissione delle Petizioni presenta infine un emendamento che chiede di prolungare di un anno (da fine 2023 a fine 2024) la durata del progetto pilota per permettere di preparare e presentare i risultati finali e decidere l'assetto definitivo del Corpo di polizia dei Comuni delle Tre Valli.