Per il sindaco Luigi Decarli l'obiettivo è quello di ‘rendere ancora più sicuro il tragitto casa-scuola’ se effettuato a piedi
Presto Arbedo-Castione avrà un Piano di mobilità scolastica che dovrebbe «rendere ancora più sicuro il tragitto casa-scuola» se effettuato a piedi. Il sindaco Luigi Decarli precisa a ‘laRegione’ che «a fine aprile un gruppo di lavoro, assieme ai consulenti tecnici, effettuerà i primi sopralluoghi in base alle segnalazioni ricevute che riguardano potenziali punti pericolosi». Saranno quindi presentate proposte di intervento che poi dovranno essere implementate dal Municipio o approvati dal Consiglio comunale in caso di progetti che implicano cambiamenti importanti ad esempio in ambito viario. Nel frattempo, nell’ambito della sicurezza del tragitto casa-scuola, è già entrata in vigore una misura importante: da inizio anno «è stata introdotta la velocità massima di 30 km/h su quasi tutte le strade di competenza comunale».
Mercoledì 31 marzo c’è stata una serata informativa organizzata dal Comune rivolta ai genitori degli allievi di Arbedo e Castione, durante la quale sono stati presentati il Piano di mobilità scolastica promosso dal Municipio, così come i risultati di un sondaggio svolto presso le famiglie e le principali raccomandazioni in quest’ambito. «È stata una serata costruttiva, durante la quale vi sono stati interventi pertinenti da parte dei partecipanti», sottolinea Decarli. Oltre al sindaco è anche intervenuto l’ingegner Stéphane Grounauer, responsabile del settore mobilità e trasporti alla Comal.ch Sa, l’azienda incaricata di elaborare il Piano: «Concluderemo il progetto entro la fine dell’anno scolastico», afferma da noi raggiunto. In seguito ci vorrà ancora un po’ di tempo per mettere in atto alcune misure, a dipendenza del tipo di intervento necessario. Interventi che saranno proposti anche in base alle risposte ricevute dalla popolazione grazie a un questionario nel quale le famiglie hanno indicato le loro abitudini di mobilità e segnalato aspetti che secondo loro sono ancora problematici nel tragitto casa-scuola. «I problemi principali riscontrati riguardano in particolare certi incroci stradali», spiega Grounauer. «Ci sono punti in cui gli automobilisti non sono in grado di vedere un pedone che sbuca da una strada. D’altro canto vi sono incroci troppo ampi dove lo spazio per i veicoli è sproporzionato rispetto a quello per i pedoni. Ora analizzeremo queste situazioni per capire cosa si può fare concretamente per migliorare e in seguito presenteremo proposte di intervento». Dapprima vi saranno quindi dei sopralluoghi nelle zone problematiche, condotti anche dal gruppo di lavoro per il Piano di mobilità scolastica, composto dal Municipio (rappresentato dal sindaco) e da rappresentanti dell'Ufficio tecnico comunale, delle direzioni scolastiche, delle associazioni dei genitori, così come della Polizia comunale di Bellinzona.
Dal sondaggio effettuato (a cui hanno risposto circa il 90% delle famiglie e che ha coinvolto 840 allievi) è emerso che la maggior parte dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia o quelle elementari si recano a scuola a piedi. Mentre la maggioranza dei ragazzi delle Medie utilizzano il bus. Tuttavia, una buona percentuale di allievi delle scuole comunali vengono ancora accompagnati dai genitori con l’automobile (in particolare alla mattina e quando è brutto tempo), nonostante quasi tutti abitino a meno di 15 minuti a piedi dal loro istituto. La motivazione principale per quanto riguarda la scuola dell’infanzia è che con l’auto ‘è più veloce’, mentre per le Elementari che ci sono ancora ‘troppi pericoli per i pedoni’. Secondo Grounauer spesso si genera infatti una sorta di circolo vizioso: «I genitori accompagnano i figli a scuola in auto, perché ritengono che sia più sicuro, visto il traffico davanti agli istituti. Spesso sono però proprio i genitori a generare questo traffico». E infatti circa un terzo delle famiglie di Arbedo e Castione ritengono il tragitto casa-scuola ‘poco sicuro’ se effettuato a piedi. Tragitto che per la scuola dell’infanzia di Arbedo e le Elementari di Castione è addirittura ritenuto ‘pericoloso’ da circa il 20% delle famiglie.
Con il Piano di mobilità scolastica l’intenzione è proprio quello di rendere ancora più sicuro questo tragitto, così da incentivare gli allievi ad andare a piedi. Infatti, anche la sensibilizzazione fa parte del progetto, ad esempio promuovendo il cosiddetto Pedibus (un gruppo di allievi viene accompagnato a scuola a piedi da adulti). Ai genitori si consiglia poi di rendere più autonomi i loro figli, non accompagnandoli sempre in automobile, anche perché camminare fa bene alla salute e al proprio benessere psicofisico.