Bellinzonese

Più spese, meno ricavi e meno aiuti: Riviera vede rosso

Nel consuntivo 2020 un disavanzo di 370mila franchi. L'asilo di Osogna compie 50 anni e dovrà essere completamente risanato

Il sindaco Alberto Pellanda (Ti-Press)
21 marzo 2021
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Con spese cresciute di 286mila franchi (+1,8%) rispetto al preventivo e ricavi diminuiti di 129mila franchi (-0,8%), i conti 2020 del Comune di Riviera si tingono di rosso. Non dunque un lieve avanzo d’esercizio di 19mila franchi, com’era stato indicato nel preventivo votato dal Consiglio comunale a fine 2019, ma un disavanzo di 370mila. A pesare nel bilancio ora sottoposto al Legislativo, oltre a tutta una serie di fattori, vi è anche la prevista riduzione temporanea triennale del contributo di livellamento, che il governo chiede al Gran Consiglio di applicare per sostenere i Comuni paganti alle prese con una situazione generale resa delicata dalla crisi pandemica. In questo senso l’annunciato taglio di 324mila franchi a carico di Riviera – giudicato negativamente dal sindaco Alberto Pellanda intervistato il 6 marzo dalla ‘Regione’ – rischia di complicare doppiamente l’attività del Comune.

‘Doppiamente penalizzati’

“In primis – scrive il Municipio nel messaggio – perché il taglio non è condivisibile con il principio di solidarietà tra enti pubblici, e secondariamente poiché saremmo penalizzati come Comune fresco di aggregazione che necessita di contributi per poter continuare a realizzare quanto previsto nell’ambito del processo aggregativo”. Quanto all’incidenza diretta della crisi pandemica sulle imposte da incassare, il Municipio ha stimato una riduzione dell’8% per le persone fisiche e del 25% per le persone giuridiche. Gettito d’imposta che “nonostante la crescita registrata negli ultimi anni, continua a rappresentare uno dei punti deboli delle finanze comunali, non raggiungendo nemmeno il 50% delle uscite correnti”.

Tre anni di cantiere

Con un secondo messaggio sottoposto al Cc, il Municipio chiede poi lo stanziamento di 1,83 milioni per risanare la Scuola dell’infanzia di Osogna, risalente ormai all’inizio degli anni 70. Dal profilo ambientale occorrono 1,3 milioni fra impianto di riscaldamento, elettrico, coibentazione e risanamento energetico globale, serramenti inclusi; nonché un altro mezzo milione per eliminare le parti in amianto, sostituire servizi e arredo, consolidare le fondamenta. I lavori dureranno tre anni e si concentreranno soprattutto durante le ferie estive.

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