Bellinzonese

Bellinzona in cifre rosse: prima ‘vittima’ piazza del Sole

Rinviato ‘sine die’ il previsto concorso d’idee per abbellire con arte urbana l'arredo della spianata di cemento e granito

La ‘Nuvola piovasca’ che ha animato la piazza nell'estate 2019 (Ti-Press)
12 marzo 2021
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I conti 2021 in rosso di Bellinzona (disavanzo 8 milioni) fanno una prima vittima illustre. Mentre è ancora in corso la cosiddetta ‘spending review’ avviata questo inverno dal Municipio per individuare i settori in cui potrebbe essere possibile tagliare la spesa e/o incrementare le entrate (risultati attesi dopo l’estate), una prima rinuncia riguarda piazza del Sole. Da sempre la spianata di cemento e granito all’ombra di Castelgrande è un’ottima location per concerti, manifestazioni a grande richiamo, schermi giganti, animazione estiva e natalizia, carnevale e più recentemente anche mercato del sabato per assicurare il distanziamento in tempi di Covid. Ma per il resto dell’anno rappresenta un vuoto che molti bellinzonesi faticano a digerire. Prova ne è che la ‘Nuvola piovasca’ posata durante l’estate 2019 è stata parecchio apprezzata da popolazione e visitatori. Ciò che l’anno scorso ha fatto cambiare idea al Municipio sulla necessità di lanciare un concorso d’idee per rendere la piazza più vivibile nel quotidiano. Un anno prima infatti rispondendo negativamente a una richiesta inoltrata in tal senso dal consigliere comunale comunista Alessandro Lucchini, l’Esecutivo rilevava come la fruizione, considerati i vari utilizzi noti, “è giudicata buona e modificare l’arredo urbano significherebbe mettere in discussione l’impostazione concettuale dell’architetto Livio Vacchini e confrontarsi anche con questioni di copyright”. Ma appunto un anno dopo lo stesso Municipio rispondendo a un’interpellanza dei Verdi informava che non ci sarebbe stata una seconda estate con ‘Nuvola piovasca’ ma annunciava di aver incaricato il Settore cultura ed eventi di approfondire l’idea di promuovere altre installazioni artistiche da cambiare di anno in anno. Cosicché – era il maggio 2020 – veniva specificato che presto sarebbe stato lanciato un concorso d'idee.

‘Atteggiamento prudente’

Ora, trascorso un anno, altra interpellanza dei Verdi Ronnie David e Marco Noi, e altra comunicazione del Municipio: “Il concorso d’idee è pronto per essere pubblicato. Tuttavia, da un lato l’incertezza dettata dalla pandemia che impone continui cambiamenti nella programmazione di eventi, dall’altro la necessità di contenere la spesa pubblica emersa con la stesura del preventivo 2021, invitano a un atteggiamento prudente”. In soldoni, conclude il Municipio, il progetto “prenderà il via quando si sarà in grado di ridefinire in che modo l’arte urbana dovrà dialogare con l’offerta ricreativa promossa in piazza; e quando si sarà trovato un equilibrio finanziario in grado di supportare negli anni questa iniziativa”. Se prima mancava la volontà politica per non scontentare l’architetto Vacchini, ora a mancare sembrano essere i soldi. E una soluzione non sembra essere dietro l'angolo.

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