Il Municipio spiega che il Servizio di gestione finanziaria 'poteva finora svolgere limitatamente il controllo anticipato sull’evoluzione della spesa'
Il Dicastero opere pubbliche e ambiente (Dop) della Città di Bellinzona – la cui conduzione politica è stata per metà revocata al municipale liberale-radicale Christian Paglia per decisione dell’Esecutivo guidato da Mario Branda, sindaco cui compete dalla scorsa primavera la responsabilità del Settore opere pubbliche – non sarà l’unico a dover affinare le procedure interne affinché in futuro non si verifichino altri sorpassi di spesa come quelli, pari a 5 milioni di franchi, riscontrati nei cantieri di Stadio cittadino, Policentro della Morobbia e Oratorio di Giubiasco. Anche il Dicastero finanze, economia e sport (di cui è responsabile il municipale leghista Mauro Minotti) dovrà aggiornare l’operatività del proprio Servizio di gestione finanziaria. Lo spiega l’Esecutivo rispondendo a un’interpellanza del consigliere comunale Luigi Calanca (Liberi).
“Ogni settore cui vengono attribuiti dei crediti, di gestione corrente o investimento, è responsabile del loro corretto uso in termini di rispetto dei limiti di spesa, della Legge sulle commesse pubbliche e di altri disposti di legge”, premette il Municipio nella risposta. Quanto invece alla strategia per il controllo della spesa, il cui ruolo appare determinante al pari dei singoli servizi dei vari dicasteri, “il Settore finanze e promozione economica procede alla verifica dell’esistenza della necessaria base (ad esempio, una decisione del Municipio) per procedere al pagamento delle fatture”. Successivamente il Servizio gestione finanziaria “verifica a scadenze regolari lo stato dei conti e il livello di consumo dei crediti di gestione corrente, in modo da segnalare eventuali situazioni problematiche”. Spetta poi ai singoli servizi “predisporre quanto necessario per garantire il rispetto dei crediti o ottenere, di fronte a situazioni che lo giustifichino, l’autorizzazione del Municipio a spese supplementari”.
Ma qualcosa dev’essere evidentemente andato storto, considerati i sorpassi per 5 milioni emersi nei tre cantieri. In effetti il Municipio spiega (o ammette, a dipendenza di come si vuole leggere la risposta data a Calanca) che il Servizio di gestione finanziaria “poteva, sino ad oggi, svolgere solo limitatamente un ruolo di controllo anticipato sull’evoluzione della spesa per un determinato investimento. Gli strumenti a disposizione consentivano unicamente un controllo a partire dalle fatture effettivamente entranti”. In seguito, proprio anche alle risultanze e indicazioni degli audit ordinati per fare piena luce sui superamenti e su cosa li abbia favoriti, “si sta lavorando per dotare questo servizio di mezzi idonei ad anticipare la sua possibilità di controllo riducendo, di conseguenza, anche tramite la sua attivazione, il rischio di superamenti di credito”. Il Dop, par di capire, non era insomma l’unico dicastero a necessitare di forze idonee e/o maggiori per far fronte all’accresciuta mole di lavoro derivata dall’aggregazione.