Bellinzonese

Ex Petrolchimica, al via i primi lavori di disboscamento

Iniziati i primi interventi al sito inquinato di Preonzo in vista dell’avvio dei lavori veri e propri di bonifica che prenderanno avvio nei primi mesi del 2021

18 dicembre 2020
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Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di preparazione del cantiere per la demolizione degli impianti e lo sgombero dell’area dell'ex Petrolchimica di Preonzo. Inizialmente, comunica il Municipio di Bellinzona, si procederà in particolare col disboscamento e la rimozione della vegetazione in vista dell’avvio dei lavori veri e propri che prenderanno avvio il prossimo mese di gennaio o febbraio. Lo scorso 28 settembre, ricordiamo, il Consiglio comunale aveva stanziato a larga maggioranza (45 sì, 3 no e 5 astenuti) un credito di poco più di un milione di franchi necessario a sgomberare le strutture superficiali. Un credito per la prima tappa che sarà parzialmente coperto da sussidi cantonali (circa 264mila franchi) e federali (circa 475mila franchi).  Il rimanente 30% sarà poi oggetto di ulteriore valutazione in sede di ripartizione finale dei costi. Il Cantone avvierà poi analisi approfondite volte a comprendere l’estensione dell’inquinamento nel sottosuolo, i cui risultati indicheranno quale opera di bonifica occorrerà effettuare (costo previsto 20-25 milioni) per riportare in salute il comparto, con un progetto di bonifica e risanamento vero e proprio, che a suo tempo la Gerre Sa di Locarno aveva ritirato all’asta per 120mila franchi. La classificazione di quest’area, iscritta nel catasto cantonale dei siti inquinati, ne impone la bonifica. Il processo che vede coinvolte tutte per parti interessate (Cantone, Città e Patriziato di Preonzo – gli ultimi due enti sono anche proprietari di due fondi adiacenti a quello principale – e la proprietà del fondo principale dell’ex Petrolchimica, la Gerre SA), vedrà poi il Cantone anticipare i costi delle fasi successive, che saranno ripartiti in base agli esiti della citata indagine. Quanto all’onere della bonifica, la Commissione dell’edilizia aveva confidato che qualora fossero ancora possibili azioni giuridiche contro gli inquinatori, il Municipio si faccia parte attiva per ottenere ogni risarcimento; stessa richiesta era stata fatta dai Verdi. La Legge sulla protezione dell’ambiente, ricordiamo, statuisce che chi è all’origine di un inquinamento deve anche sopportarne le spese di risanamento. In tal modo è chiamato in causa in primo luogo il cosiddetto ‘perturbatore per comportamento’(responsabile dell’inquinamento) e soltanto in secondo luogo il ‘perturbatore per situazione’ (il titolare). A questo proposito, aggiunge l'Esecutivo nel comunicato odierno, “una valutazione legale se chiamare il perturbatore alla cassa sarà fatta successivamente insieme al Cantone”.