Pubblicata la nuova raccolta 'Fermat chì' del giubiaschese appassionato del vernacolo ticinese
È stato pubblicato il nuovo libro del giubiaschese Gian Paolo Lavelli. Si tratta di una raccolta di poesie in dialetto chiamata “Fermat chì”. Il titolo, viene spiegato dall'autore edito da Fontana Edizioni, è stato pensato per sottolineare l'importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori.
I dialetti nostrani parlati alle nostre latitudini, viene sottolineato, sono unici nella storia culturale europea per la loro diversità. A causa del sempre più diffuso utilizzo dell'italiano (scuola e mass media compresi) questo sistema linguistico sta però sparendo. "È un fatto un po’ triste se si pensa che i dialetti non sono delle degenerazioni della lingua ma risalgono a una matrice comune ed hanno, perciò, dignità pari a quella dell’italiano", scrive l'autore. Il libro è disponibile in libreria oppure online su www.fontanaedizioni.ch.