Il Programma d'azione comunale di Bellinzona prevede più accessi e zone di svago lungo i riali, le cui sponde e foci saranno rinaturizzate
“Promuovere un sistema unitario che completi il parco fluviale da Gudo a Moleno”, affluenti compresi. La rinaturazione di più tratti del fiume Ticino nel comprensorio della nuova Bellinzona – operazione con più scopi che vanno dalla sicurezza idraulica alla promozione della biodiversità fino al miglioramento ambientale, paesaggistico e di utilizzo antropico – andrà di pari passo con diversi interventi previsti lungo torrenti e riali secondari che scendono dalle colline immettendosi nel corso d’acqua principale. Un’azione a tenaglia fino ad oggi ‘offuscata’ dal cantiere principale avviato lungo il Ticino. Azione ora esposta con alcuni dettagli nel Programma d’azione comunale (Pac) presentato a fine settembre dalle autorità cittadine e che getta le basi del nuovo Piano regolatore unico della Bellinzona aggregata.
Gli affluenti e i corsi d’acqua che attraversano i contesti urbani – questa la premessa – offrono “interessanti spazi naturali da valorizzare con la creazione d'itinerari e luoghi di svago a disposizione di tutta la comunità”. Lungo alcuni riali – viene specificato – sono “già presenti percorsi molto piacevoli e ben organizzati, che talvolta incontrano delle discontinuità”. Vengono citati il riale di Sementina che risulta naturale e percorribile per la maggior parte del suo percorso tranne nel tratto della foce; oppure a Camorino, dove molte proprietà private arrivano fino alle sponde del riale Grande (affluente della Morobbia) impedendo una continuità dei percorsi “che andrebbe ricostituita”. Inoltre, prosegue il Pac, “sarà importante garantire la presenza di percorsi che andranno a diramarsi lungo i riali di quartiere e le sponde del fiume Ticino, così come una rete di mobilità sostenibile che amplierà notevolmente l’offerta di svago”.
E se oggi lunghi tratti di riali risultano cementificati e incanalati per semplificarne la gestione in caso d'innalzamenti e fuoriuscite, domani lo scenario potrebbe risultare diverso: “I paesaggi fluviali naturali sono tra gli ambienti più ricchi di specie della Svizzera oggi particolarmente minacciate. La biodiversità necessita di acque di diversa profondità, correnti e stagnanti, banchi di sabbia e ghiaia, affioramenti di isolotti e tronchi. Le piene provvedono al rinnovo naturale delle zone golenali e alla sopravvivenza della loro ricca flora e fauna”. Perciò l’obiettivo “è creare ambienti di qualità e diversificati lungo i riali. I quali rappresentano un significativo elemento paesaggistico e hanno anche la funzione di assi di scambio faunistico”.
Quattro le situazioni elencate nel Pac. Prima, quella del fiume Morobbia e del riale Grande a Camorino: con grado di priorità A per la progettazione (2021/’27) si punta a valorizzare la sponda sinistra del riale Grande, migliorando l’accessibilità perdonale attraverso un nuovo sentiero con raccordo tramite la passerella esistente all’altezza del parco giochi e continuazione lungo la sponda destra della Morobbia tramite un progetto paesaggistico. Più in là nel tempo si prevede per il riale di Moleno la valorizzazione delle aree naturali, la conservazione e fruizione del bosco e della foce tramite l’incremento dei percorsi pedonali di svago. Idem per il riale di Sementina. Parallelamente si punta a garantire l’accesso al parco del fiume Ticino attraverso la creazione di nuove passerelle sugli affluenti, la manutenzione o l’incremento dei percorsi pedonali e della vegetazione. In questo contesto si procederà insieme al ‘Masterplan per la riqualifica dei corsi d’acqua della bassa Riviera’, ossia i riali di Gorduno, Gnosca e Preonzo, nonché Canva, Brogo, Ragon, Duno, Mondrecc, Cassero e Censo.
Quanto al fiume Ticino, ricordiamo, attualmente è in fase di ultimazione in zona Torretta l'ultimo dei primo tre interventi previsti in questo comparto con l’intento d'inserire allargamenti laddove attualmente le sponde risalenti alla bonifica di fine ’800 sono inaccessibili all’uomo (recentemente sono terminati i lavori in corrispondenza del Centro studi e del Bagno pubblico). Parallelamente prosegue la progettazione del parco fluviale della Saleggina, mentre sono previste foci più verdi per i riali di Sementina, fiume Morobbia a partire dalla passerella ciclo-pedonale, e torrente Guasta. Più a sud, nel capitolo relativo alla zona Boschetti di Sementina che tornerà ad essere percorsa dal Ticino, si rinatureranno tre riali a Gudo (Cugnolo, Santa Maria e Progero) e sempre a Sementina si aggiungerà un biotopo palustre con funzione duplice di bacino antincendio. Più a nord migliorie sono previste anche a Gorduno (fruibilità delle aree agricole annesse al fiume Ticino) nonché a Moleno e Preonzo per una migliore accessibilità al Ticino tramite la manutenzione dei percorsi pedonali e della vegetazione boschiva.