Bellinzonese

In quarantena, ma negativo, il vertice Ppd di Bellinzona

Il provvedimento è stato adottato dopo la positività al Covid del municipale Giorgio Soldini

8 ottobre 2020
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Possono essere numerose – e le vicissitudini degli ultimi mesi ne sono la prova – le conseguenze di una singola positività al Covid-19. I contatti ravvicinati avuti con una persona positiva, o risultata tale a posteriori, impone la quarantena. Ne sanno qualcosa coloro che hanno incontrato per vari motivi negli ultimi giorni i municipali di Bellinzona Giorgio Soldini e Mauro Minotti la cui positività al coronavirus è stata comunicata loro rispettivamente lunedì in giornata e martedì sera. A quel punto la macchina del contact tracing si è attivata e allo stato attuale risulta in quarantena fino al 13 ottobre l'Ufficio presidenziale del Ppd di Bellinzona riunitosi venerdì scorso andando a pranzo in un ristorante cittadino, presente Soldini. Nel frattempo la presidente sezionale e gli altri tre membri di comitato presenti all'incontro sono risultati tutti negativi, a parte come detto il capodicastero Servizi sociali.

In quattro a Claro

Più di una persona si sta interrogando in queste ore se i quattro municipali bellinzonesi incontratisi domenica alla gara podistica Claro-Pizzo abbiano successivamente agito correttamente. Oltre a Soldini e a Minotti, erano presenti anche i colleghi di Esecutivo Simone Gianini e il sindaco Mario Branda: Minotti e Gianini hanno partecipato al walking, Soldini si è limitato a una presenza non sportiva, mentre Branda ha presenziato per circa mezzora alla cerimonia pomeridiana di premiazione, intrattenendosi per soli due minuti con Soldini. Soldini ha spiegato alla 'Regione' di essersi sottoposto a tampone lunedì, su consiglio della sorella medico, dopo aver sofferto di un leggero mal di gola nei giorni precedenti l'evento di Claro; mal di gola risolto peraltro con un farmaco comune, tanto che oggi pur risultando positivo al Covid Soldini dichiara di sentirsi in ottima forma (idem Minotti, asintomatico). Da lunedì comunque Soldini è bloccato a casa in quarantena, Minotti da martedì sera.

I due eventi pubblici di martedì

Martedì a sottoporsi al tampone, una volta preso atto della positività di Soldini, sono stati Minotti e Branda; come detto, Minotti ha poi comunicato la propria positività ai colleghi martedì sera tardi via cellulare. Lo ha fatto dopo aver presenziato alla conferenza stampa d'inaugurazione del teleriscaldamento in zona Stadio comunale, convocata dall'Azienda multiservizi alle 17 (in quel momento non conosceva dunque ancora l'esito ed era in attesa del risultato) e alla quale hanno presenziato diverse persone, incluso un cronista della 'Regione' ora in quarantena per alcuni giorni. Dal canto loro la stessa sera di martedì, dalle 20 in avanti, Gianini e Branda hanno presentato durante un incontro pubblico al Teatro Sociale il Programma di azione comunale: Branda in quel momento conosceva già l'esito negativo del proprio tampone, test cui Gianini si è sottoposto mercoledì mattina (dopo aver saputo della positività di Minotti), risultando a sua volta negativo.

Prudenza avrebbe voluto...

Prudenza avrebbe voluto, considerata la positività di Soldini emersa già lunedì, che i suoi tre colleghi di Municipio incontrati domenica a Claro rinunciassero martedì in giornata e la sera alla partecipazione a eventi pubblici fino al chiarimento delle rispettive posizioni (il sindaco dal canto suo assicura di essersi astenuto da attività pubbliche fintanto che non ha conosciuto il risultato negativo). Dal canto suo, visto il precedente leggero mal di gola, Soldini avrebbe dovuto evitare di recarsi domenica a Claro. Questo considerando proprio il fatto che i municipali rivestono una carica pubblica che implica un programma di contatti ufficiali e personali molto intenso. Infatti quest'oggi – ancora una volta –  il medico cantonale Giorgio Merlani ha ricordato in conferenza stampa che appresa la positività di una persona con cui si è entrati in contatto, deve scattare l’autoquarantena e parallelamente una verifica personale contattando l’apposita hot line e valutando la necessità di sottoporsi a tampone. A ogni modo – ha aggiunto Merlani – in attesa dell’esito si deve rimanere a casa.