Bellinzonese

Sorprassi a Bellinzona, due mesi in più per i due audit

'Esigenze di approfondimento' inducono il Municipio a procrastinare da fine giugno a fine agosto gli esiti delle inchieste avviate

26 giugno 2020
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Bisognerà attendere il mese di agosto - e meglio la fine di agosto - per conoscere gli esiti degli audit interno ed esterno ordinati dal Municipio di Bellinzona per comprendere i motivi dei sorpassi di spesa pari a 5 milioni di franchi registrati nei cantieri del rinnovato Stadio comunale di Bellizona, dell'Oratorio parrocchiale di Giubiasco e del Policentro di Pianezzo. In un primo tempo l'Esecutivo immaginava di poter ricevere i risultati a fine giugno, ma ora “in virtù delle esigenze di approfondimento richieste dai vari dossier, d’intesa con consulenti esterni incaricati di chiarire le cause dei sorpassi per gli investimenti del Policentro e dello Stadio, oltre a quello presunto dell’Oratorio, ha deciso di prolungare i termini assegnati per la consegna dei relativi rapporti entro il mese di agosto, anziché giugno”. Questa informazione, conclude la nota del Municipio, è già stata condivisa con le Commissioni della gestione ed edilizia durante la loro ultima seduta.

Il Ppd: 'Strategia politicamente improponibile'

Il primo a reagire è il capogruppo Ppd in Consiglio comunale Paolo Locatelli: “Le motivazioni del ritardo, seppur plausibili, non giustificano l’attesa di risposta a due domande di chiara valenza politica: il Dicastero opere pubbliche non ha svolto i propri compiti di conduzione e vigilanza? Il capodicastero, o eventualmente altri municipali, sapevano già dei sorpassi (o non hanno utilizzato gli strumenti a loro disposizione per sapere) e non hanno informato i colleghi di Municipio? Il voler subordinare, come parrebbe ora fare il Municipio, i risultati conclusivi degli audit alla necessità di disporre di tutti gli elementi di conoscenza (sino allo spulciare di quintali di giornaliere di cantiere, tanto per dire) è politicamente improponibile. Il Municipio sacrifica in
questo modo la tempestività alle doverose risposte politiche di cui sopra. Il rischio concreto, proseguendo con questa metodologia di lavoro (viziato dal rimpallo delle responsabilità tra i diversi attori), è quello di giungere tra diversi mesi alla conclusione paradossale del ‘tutti responsabili, nessuno responsabile’, a discapito del debito di trasparenza che è dovuto alla collettività e alla concretezza del dibattito politico in Consiglio comunale. Non si perda dunque tempo”.