Bellinzona, il sindaco conferma l'episodio e precisa che la disposizione dei due tavoli è stata decisa dal gerente 'e non pretesa da noi'
Nello stesso giorno in cui ha deciso di sensibilizzare i frequentatori del mercato del sabato sulla necessità d'indossare le mascherine rendendone obbligatorio l'uso per espositori e venditori, la sera durante una cena al ristorante ha infranto la regola imposta dai piani di protezione anti-Covid che consente di far sedere allo stesso tavolo non più di quattro persone. Figura barbina dell'Esecutivo di Bellinzona? Stando a 'TicinoNews' mercoledì sei municipali su sette si sono ritrovati in un locale per una cena informale "mettendosi in una posizione discosta". Tutto abbastanza normale, senonché "stando a chi ha assistito alla scena, i tentativi del personale di far mantenere le distanze sociali sarebbero serviti a poco", tanto che i sei "alla fine si sarebbero seduti allo stesso tavolo per consumare la cena".
Il sindaco Mario Branda, interpellato da TicinoNews, non ha smentito il fatto che le regole di distanziamento potrebbero non essere state rispettate. Interpellato dalla 'Regione', puntualizza che «il nostro arrivo era stato preannunciato al gerente e che ci siamo seduti dove egli ci ha assegnati, senza che noi avessimo chiesto, e al nostro arrivo preteso, una tavolata unica». La postazione «era costituita da due tavoli, uno da quattro e uno da due effettivamente piuttosto vicini, ma smentisco categoricamente che qualcuno ci abbia invitati a distanziarci ulteriormente. Non siamo neppure arrivati tutti contemporaneamente, ma in due o tre momenti successivi». È per contro vero, conclude Branda, che «ci è forse mancata la presenza di spirito di chiedere, all’arrivo degli ultimi due colleghi, se fosse rispettata la distanza tra i due tavoli». Il tutto dopo un intero pomeriggio trascorso insieme, a Palazzo civico, durante la settimanale riunione di Municipio.