Bellinzonese

A Bellinzona 'mobilità da ripensare e bicicletta da promuovere'

Coronavirus: il gruppo Unità di Sinistra inoltra un'interpellanza al Municipio per sapere quali misure verranno implementate nella nuova fase del lockdown

Ti-Press
7 maggio 2020
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Alla luce del cambiamento di abitudini nell'utilizzo dei mezzi di trasporto a causa della pandemia da Covid-19, la mobilità va ripensata. Lo sostiene la consigliera comunale di Bellinzona Lisa Boscolo che a nome del gruppo Unità di Sinistra interpella il Municipio chiedendo se si sia attivato tempestivamente per la gestione della mobilità in correlazione all’allentamento del lockdown e quali misure immediate (e a lungo termine) intende adottare per incentivare l’uso della bicicletta.

"La pandemia del covid-19 ha portato automaticamente a un cambio di abitudini. Per quanto riguarda la mobilità, le persone che prima utilizzavano i mezzi pubblici, bus e treno, confermano che per paura del contagio e per il distanziamento fisico di aver ridotto l’utilizzo di quest’ultimi. Il trasporto collettivo verrà per comprensibile precauzione evitato presumibilmente per molto tempo", scrive Boscolo.

Gli esempi di Milano, Bruxelles e Berlino

"Per far fronte alla capienza ridotta dei mezzi di trasporto pubblico ed evitare un grosso aumento del traffico di auto (che è già
aumentato) e del conseguente inquinamento dell’aria va dunque dato uno spazio importante alla mobilità dolce, precisamente all’uso delle biciclette", continua la consigliera comunale citando l'esempio di alcune città europee, come Milano (23 chilometri di
nuovi percorsi ciclabili in pochi giorni e altri 12 entro la fine del 2020), Bruxelles (nel centro precedenza ai ciclisti e ai pedoni e velocità massima per i veicoli di 20 chilometri all'ora, oltre alla trasformazione in piste ciclabili di 40 chilometri di strade finora dedicate al traffico motorizzato), Berlino (strade ridimensionate per ampliare le ciclabili esistenti). A tal proposito viene citato il comunicato di Pro Velo Ticino, che chiede soluzioni praticabili di durata limitata per creare nuovi spazi riservati ai ciclisti in Ticino.

'Migliorare la viabilità ciclistica'

"Le corsie ciclabili attuali sul territorio bellinzonese non sono abbastanza sicure e sufficienti per garantire una vera alternativa al mezzo motorizzato", aggiunge Boscolo. Nell'interpellanza viene pertanto chiesto al Municipio se le prossime tappe previste per completare la viabilità ciclistica di Bellinzona possano essere prese in considerazione come misure immediate. Vengono ad esempio citati l’implementazione delle zone a velocità limitata (Zone 30, Zone 20), progetti stradali di moderazione del traffico, risanamenti, manutenzioni, nonché misure per ricucire percorsi, collegare tratte e migliorare la sicurezza dei percorsi ciclopedonali.

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