Bellinzonese

Valanghe, pericolo marcato nell'Alto Ticino ed Engadina

L'Istituto per lo studio della neve invita alla prudenza: sopra i 2000 metri la neve fresca e la neve ventata degli ultimi giorni sono instabili

4 marzo 2020
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Pericolo marcato di grado 3 su una scala di 5 per le valanghe in Leventina (escluse le regioni di Airolo e Valle Bedretto dove si registra un pericolo moderato di grado 2), in Val di Blenio, in tutto il Grigioni italiano, come pure in Engadina e nell'Altopiano. Lo rende noto l'Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe evidenziando che il pericolo esiste “soprattutto alle esposizioni da ovest a nord sino a sud est al di sopra dei 2000 metri”. I nuovi accumuli di neve fresca e ventata d'inizio settimana e quelli meno recenti, puntualizza, “rappresentano la principale fonte di pericolo”. Con il rialzo termico e la pioggia imminente, la probabilità di distacco “aumenterà”. Specialmente sul versante nordalpino e nelle regioni occidentali “il manto nevoso alle quote di media montagna si sta indebolendo”. Perciò il richiamo alla prudenza è chiaro: “Le valanghe possono a livello isolato raggiungere grandi dimensioni”. I nuovi accumuli di neve ventata “dovrebbero essere evitati sui pendii ripidi”. Le escursioni e le discese fuori pista “richiedono esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe”. Con la pioggia prevista nelle prossime ore, nel corso della giornata “sono previste valanghe bagnate”. Soprattutto sui pendii ripidi esposti a nord, queste ultime “possono raggiungere grandi dimensioni”. E soprattutto nelle regioni alpine interne, sui pendii al riparo dal vento situati al di sopra dei 2400 metri “la parte basale del manto ingloba strati fragili”. In particolare nelle regioni alpine interne dei Grigioni saranno possibili isolati distacchi di valanghe che interesseranno questi strati.

Nell'alta Lombardia il pericolo è forte

Stesso discorso nell'alta Lombardia: la neve caduta nelle ultime ore sull'arco alpino (50-70 centimetri su Orobie e Alpi Retiche, 30-40 centimetri sul gruppo montuoso dell'Adamello in provincia di Brescia e Prealpi) è caratterizzata da una stabilità precaria e su tutti i pendii si sono formati nuovi lastroni di grandi dimensioni. Attenzione massima, dicono gli esperti del Centro regionale nivometeo di Arpa Lombardia, con sede a Bormio, che nell'ultimo bollettino diffuso nel tardo pomeriggio di oggi indicano il pericolo valanghe a "4 forte" in una scala europea che prevede cinque pioli. La neve fresca e abbondante unitamente al forte vento in quota invitano alla massima prudenza. Basta il passaggio su un pendio di un singolo sci-alpinista o escursionista o sciatore in fuoripista per provocare il distacco anche di valanghe di notevoli dimensioni, possibili anche in modo spontaneo. I tecnici di Arpa Lombardia invitano dunque alla massima prudenza: prima di affrontare un'escursione dotarsi sempre di tutti i dispositivi di autosoccorso obbligatori per legge per le attività sportive in montagna (ossia apparato Artva, pala e sonda) e consultare sempre il bollettino neve e valanghe e i video informativi caricati periodicamente sul canale Youtube dell'agenzia Arpa.