Bellinzonese

Valanga di firme contro l’antenna 5G a Dalpe

L’aggiornamento dell’impianto da parte di Swisscom, Orange e Salt ha provocato almeno 4 opposizioni con almeno 115 firme

Ti-Press
5 marzo 2020
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Sono almeno 115 le firme inviate alla cancelleria del Comune di Dalpe nell’ambito di alcune opposizioni alla domanda di costruzione per l’aggiornamento dell’impianto di telefonia mobile. La modifica richiesta dai tre principali operatori di telefonia in Svizzera – Swisscom, Salt e Sunrise – riguarda la trasformazione dell’antenna presente in impianto 5G. Le firme raccolte, ci conferma una delle ricorrenti Valentina D’Ambrogio, provengono soprattutto da Dalpe (almeno 73), mentre altre sono di residenti a Prato Leventina (almeno 31) e a Faido (almeno 11). Poiché la pubblicazione all’albo scadeva ieri non è infatti escluso che ancora oggi giungano al Comune buste inviate entro il termine.

A preoccupare chi si è attivato nei villaggi medioleventinesi nella raccolta di adesioni contro l’aggiornamento dell’antenna è la nuova tecnologia 5G. «Secondo noi è necessario aspettare a implementare questa novità. Mancano infatti a livello federale delle garanzie e delle rassicurazioni sugli effetti del 5G sulla salute delle persone», sottolinea la nostra interlocutrice. Un’altra riflessione che condivide D’Ambrogio riguarda inoltre la peculiarità di questa regione di montagna, che secondo i ricorrenti non necessita di dover puntare su una tecnologia più performante.

L’antenna, che copre un raggio di oltre 5 chilometri, coinvolge anche gli abitati di Prato Leventina, Faido e alcune frazioni. Nel raggio rientra pure la riserva della Bedrina, situata a 1’230 metri di quota tra Prato e Dalpe, su sedimi di proprietà di Pro Natura. L’area comprende tre biotopi umidi d’importanza nazionale circondati da boschi di betulle, conifere e prati. Come sottolinea Pro Natura sul suo sito internet, si tratta di una zona dal valore storico e scientifico particolarmente elevato. “Rappresenta infatti uno scrigno di informazioni senza pari in Ticino che permette di studiare l’evoluzione della vegetazione dal periodo postglaciale nonché di seguire le tappe della colonizzazione umana nella valle”. Viene anche sottolineato il ruolo didattico importante di quest’area protetta.

Opposizioni anche a Monte Carasso

Una massiccia mobilitazione con raccolta di firme da parte del gruppo Stop 5G Ticino è in corso anche nel caso dell’aggiornamento dell’antenna di telefonia Swisscom a Monte Carasso, la cui pubblicazione all’albo comunale di Bellinzona scade oggi. Solo nei prossimi giorni si saprà dunque con esattezza quante opposizioni sono state inoltrate.