Lungo la strada cantonale nel centro paese sono attivi tre postriboli. Verifiche in corso durante il pomeriggio
Blitz della polizia oggi pomeriggio a Bodio nell'ambito della Legge cantonale sulla prostituzione. Diversi agenti sono intervenuti in uno dei tre locali presenti lungo la strada cantonale e nei quali si offrono prestazioni sessuali a pagamento. L'esito della retata – sul posto si contano diversi agenti, automezzi e alcuni furgoni – sarà reso noto prossimamente. Dal canto suo il sindaco Stefano Imelli conferma alla 'Regione' l'esistenza di un ottimo rapporto delle autorità comunali con le forze dell'ordine riguardo a questo tema, in particolare con la Sezione Teseu (tratta e sfruttamento esseri umani) del reparto giudiziario. Nel caso specifico odierno non si registrano tuttavia reclamazioni giunte al vicinato durante le ultime settimane.
Dal canto suo il Cantone ha dato tempo fino al 31 dicembre ai postriboli ticinesi per adeguarsi alle normative entrate in vigore il 1° luglio scorso con la nuova Legge cantonale sulla prostituzione votata dal Gran Consiglio. Ai Municipi spetta il compito di verificare la conformità strutturale del locale erotico (regolarità della licenza edilizia) e degli appartamenti non soggetti ad autorizzazione in riferimento alle normative edilizie e pianificatorie. Pure chiariti, in modo preciso, i doveri della figura del gerente responsabile del locale erotico. Fra questi vi è l'obbligo di incassare dalle ragazze la tassa forfettaria giornaliera di 25 franchi e poi riversarla allo Stato.