Bellinzonese

Parrocchie di Bellinzona: 'Non siamo stati abbindolati'

I presidenti di 15 Consigli parrocchiali reagiscono a seguito del ricorso al Consiglio di Stato sulla nuova convenzione inoltrato da un cittadino

Ti-Press
12 gennaio 2020
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I presidenti di 15 Consigli parrocchiali del Bellinzonese su 16 difendono con i denti la convenzione votata il 21 ottobre dal Consiglio comunale di Bellinzona e sottoscritta da tutte le parrocchie attive nel comprensorio aggregato e dalla Chiesa evangelica riformata (Cer). In uno scritto recapitato alla redazione reagiscono a seguito della notizia da noi anticipata lo scorso 19 dicembre di un ricorso interposto al Consiglio di Stato da parte di un cittadino, che ha anche ottenuto l’effetto sospensivo. L’accusa del ricorrente “che avremmo partecipato a un procedimento ‘poco pulito ed eticamente scorretto’ che ‘è riuscito addirittura ad abbindolare tutti gli amministratori parrocchiali’ – viene sottolineato nella presa di posizione – è grossolanamente offensiva, tenuto conto anche del fatto che non c’è stato nessun passaggio segreto o documento destinato solo ad uso interno”.

Procedura trasparente

I rappresentanti delle parrocchie ricordano che alla convenzione si è giunti grazie a quanto svolto da una delegazione scelta a sua volta da un gruppo di lavoro formato dai presidenti dei Consigli parrocchiali. Delegazione che ha svolto le trattative con il sindaco Mario Branda – in rappresentanza del Municipio di Bellinzona – e che, viene sottolineato, ha sempre coinvolto e informato i Consigli parrocchiali, unanimi nell’accettare il progetto scelto. La convenzione con la Città della durata di 8 anni, spiegano, prevede il versamento di un contributo annuale non variabile di 238’500 franchi per le 16 parrocchie, suddiviso in un contributo al costo dell’insegnamento religioso e uno da distribuire alle parrocchie.

Un'entrata che aiuterà le finanze delle parrocchie

“Questi importi (molto modesti) non possono essere utilizzati per le spese di culto, ma non c’è dubbio che ogni parrocchia ha sufficienti spese di amministrazione, di gestione degli stabili e di attività per giovani e anziani per utilizzare queste entrate a sollievo delle finanze”. “È assolutamente incomprensibile come si possa affermare che gli ‘importi concessi divengono inutilizzabili’ e che ‘a medio termine (la convenzione) porterà a diminuire drasticamente le entrate’, considerando che ‘l’insegnamento religioso è in declino costante’”: il contributo annuale è fisso, rispondono i 15 presidenti, e se la spesa per l’insegnamento diminuisce, aumenta l’importo che rimane da distribuire.

Un documento analogo, aggiungono, è stato approvato senza obiezioni tra il Comune di Riviera e le parrocchie del luogo. Infine i firmatari della presa di posizione si dicono disponibili a confrontarsi con il ricorrente durante una serata pubblica.

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