Bellinzonese

Sorveglianza notturna privata in piazza Collegiata

È in corso un mese di prova per contenere il fenomeno dei ritrovi giovanili: la spesa viene suddivisa tra Città di Bellinzona e i due ritrovi pubblici

Ti-Press
8 novembre 2019
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Ci eravamo lasciati a inizio settembre con un reportage che raccontava – tramite le testimonianze dei diretti interessati – ragioni e richieste dei giovani che trascorrevano le loro serate e/o nottate in piazza Collegiata, seduti ai tavolini dei due bar presenti al di fuori dagli orari di apertura. Ora, finita l’estate e scese le temperature, qualcosa è cambiato. Ma verosimilmente non è solo merito del clima più rigido. Da circa tre settimane è infatti attivo un servizio di sorveglianza che presidia questo luogo di ritrovo durante le serate dei weekend e dei festivi. Come spiega da noi contattato il vicesindaco e capodicastero Sicurezza Andrea Bersani, si tratta di una soluzione provvisoria decisa di comune accordo con gli esercenti del Tea Room Peverelli e del bar Da Nino.

Di fatto la prova prevede che la società privata di sicurezza a cui la Città da un paio d’anni conferisce un mandato esterno per la sorveglianza del centro storico nei weekend potenzi il servizio per poter presidiare piazza Collegiata. Stando ai primi riscontri, aggiunge Bersani, il mese di prova – che si concluderà il prossimo fine settimana – sta funzionando. In effetti in presenza di “securini” i ragazzi non si siedono più ai tavoli, ma il problema è risolto? Il capodicastero spiega a tal proposito che sono state ricevute segnalazioni di gruppetti di persone che recano disturbo in altre parti della città. Stando a quanto abbiamo potuto constatare, ultimamente molti ritrovi avvengono in più punti nei pressi di piazza del Sole, ad esempio sulle sedie rosse dell’Amb posate quest’estate, dove al mattino vengono ritrovati parecchi rifiuti. «Dopo aver effettuato le dovute considerazioni, il Municipio valuterà quali misure si possano adottare», aggiunge Bersani.

Una spesa importante

Un nodo importante è di sicuro quello dei costi, come riconosciuto anche dai due esercenti con cui la Città suddivide la spesa del servizio di sicurezza. Entrambi da noi interpellati si dicono scettici sulla prova in corso, in particolare sulla necessità di dover ricorrere a un mandato esterno (a pagamento) invece che agli agenti della Polizia comunale. Andrea Prandi del Tea Room Peverelli fa notare che il problema riguarda più persone: chi è confrontato con rumori che disturbano la quiete non è ad esempio coinvolto nella spesa della sorveglianza. Chi, come loro, si ritrova danni e littering da ripulire invece sì. «E di fatto pagare la donna delle pulizie costa meno del servizio di sicurezza privato», aggiunge.

Come detto ulteriori valutazioni sulle misure da prendere verranno fatte prossimamente. Quel che è certo è che a breve sarà attivo il nuovo servizio itinerante dedicato ai giovani “The social truck”. Il furgone con a bordo due operatori sociali non potrà però focalizzarsi solo su piazza Collegiata, sottolinea dal canto suo il capodicastero Servizi sociali Giorgio Soldini, e proprio per questo il Municipio ha optato per provare altre soluzioni nel caso specifico. «I ragazzi verranno contattati in più luoghi della città», spiega Soldini. Come noto il progetto è pensato per avere un ampio raggio su varie aree sensibili, come ad esempio le scuole Semine. «Sappiamo della presenza di vari gruppi di giovani. Il primo passo è questo: avvicinarci a loro cercando di capirli e mostrando interesse e voglia di dare una mano. Un passo per volta speriamo di riuscire a ovviare anche alle situazioni di disagio», aggiunge il municipale.