Il governo cantonale ha licenziato il messaggio. I lavori alla pavimentazione, dal costo di 22 milioni, partiranno tra circa un anno e finiranno a metà 2024
A 60 anni dalla sua realizzazione, la pavimentazione in calcestruzzo della strada cantonale del Ceneri ha bisogno di essere sistemata per rimanere efficiente e sicura. Con un messaggio licenziato un paio di settimane fa il Consiglio di Stato chiede al Gran Consiglio lo stanziamento di un credito di 22 milioni necessari per effettuare un risanamento conservativo. Il tratto interessato è quello di proprietà del Cantone – lungo 6,6 km – che tocca i Comuni di Cadenazzo, Monteceneri e Gambarogno. Gli ulteriori 400 metri, di proprietà dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), verranno sistemati in seguito, a partire dal 2025.
Buchi, fessure, rigonfiamenti, lastre rotte o parzialmente distrutte sono alcuni dei problemi che presenta la pavimentazione composta da lastre in calcestruzzo spesse 18 centimetri. Esse verranno pertanto dapprima stabilizzate e livellate con iniezioni di malta e, in punti precisi, risanate localmente. In seguito la superficie verrà irruvidita e coperta da una nuova pavimentazione formata da una membrana antistress, del ghiaietto e un ulteriore strato di pavimentazione bituminosa. A causa di questi 4 centimetri aggiuntivi il cantiere dovrà anche adeguare alla nuova situazione gli accessi e alcuni cigli.
Un altro aspetto che viene preso in considerazione riguarda il gelo durante i mesi invernali, in particolare lungo i tornanti. Un problema causato dalla mancanza di sole che favorisce il persistere dell’umidità e dal ristagno dell’acqua proveniente dai pendii, viene spiegato nel messaggio per la richiesta di credito. Anche l’accumulo di neve a bordo strada contribuisce: sciogliendosi durante il giorno la neve rilascia un rigagnolo d’acqua sulla carreggiata che poi di notte ghiaccia nuovamente. Per porvi rimedio il Cantone prevede lavori in particolare al Semiponte alla Volta Nuova e al Ponte sulla linea Ffs i quali, a causa delle infiltrazioni d’acqua e sale, necessitano ora di un rinnovo generale. Per l’evacuazione delle acque nei tornanti il problema si risolve con la nuova pavimentazione in un caso, mentre per un altro dovranno essere realizzati un muro di contenimento e una cunetta che convogli il flusso nel riale.
Il futuro cantiere fa seguito al rifacimento dei cordoli in calcestruzzo e al rinnovo delle barriere elastiche nel 2013-2014, nonché al riassetto avvenuto a fine 2016, quando in entrambe le direzioni è stata introdotta una pista ciclabile con linea continua, con due corsie di transito per le automobili in salita, e un’unica corsia per la maggior parte del
tracciato in discesa.
Per quanto riguarda la tempistica, la progettazione definitiva è in corso: il governo stima di poter iniziare i lavori durante l’inverno 2020-2021 e di concluderli nel corso della primavera-estate 2024. Durante questo periodo il traffico sarà gestito in modo diverso a dipendenza del tratto interessato: nei primi due tornanti sarà necessario il senso alternato di marcia, mentre sul resto della strada la larghezza della carreggiata è sufficiente a garantire la circolazione su due corsie (una per direzione). La lunghezza del cantiere, sottolinea il Consiglio di Stato, non supererà in ogni caso i 250 metri. E in caso di chiusura dell’autostrada A2, la segnaletica di cantiere sulla cantonale verrà rimossa in 2-4 ore al massimo, in modo da renderla agibile senza alcun impedimento.