Bellinzonese

‘La sala del preasilo di Gnosca è pericolosa’

Al centro delle critiche la sala parrocchiale dove sono accolti i bambini del Polo Sud. Oggi l’Ufficio tecnico sarà sul posto per verificare la situazione

Ti-press
18 settembre 2019
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«La sala del Consiglio parrocchiale dove da settembre è in affitto un preasilo è pericolosa. Ne siete al corrente?». La domanda ha risuonato nella sala multiuso delle scuole di Gnosca lunedì sera, durante un incontro tra la popolazione del quartiere e il Municipio di Bellinzona. Il tema ha surriscaldato buona parte della quarantina di presenti. La sala in questione si trova nello stabile dell’oratorio in via Valarenche 3, dove dal 2 settembre il Polo Sud ha aperto una nuova sede di preasilo per bambini dai 18 mesi ai 4 anni. Il problema starebbe nella soletta del pavimento che da una perizia effettuata in passato da un ingegnere sarebbe risultata non conforme. Inoltre, all’interno della sala c’è un palco, alto circa un metro, che pure è stato definito pericoloso. «Ciò che conta è la sicurezza attuale, perché ci sono bimbi che frequentano quel posto. E se quel luogo è pericoloso è il caso di dirlo!», ha esclamato un altro cittadino dal pubblico. Il presidente della parrocchia, Giuseppe Pansera, ha preso quindi la parola per precisare alcuni aspetti. «Quando a fine giugno mi hanno contattato dal Polo Sud chiedendoci di mettere a disposizione la sala ho accettato a due condizioni». La prima, ha spiegato, era di non utilizzare il palco e la seconda, a causa dei problemi riscontrati alla soletta, era di limitare la capacità massima della sala a 25 persone. Un limite che, come spiegato da Pansera, è stato fissato da un funzionario dell’Ufficio igiene del Cantone durante un sopralluogo, il quale avrebbe anche garantito che la sala è sicura. La decisione ufficiale però verrà presa dal Municipio, che stabilirà se lì potrà continuare a esserci il preasilo. «Se volessero fare una festa per i bambini, e quindi nel locale dovesse esserci più gente, allo stato attuale dovremmo dire di no», rileva Pansera da noi raggiunto a margine dell’incontro. «Vorremmo che quello spazio potesse essere utilizzato anche da più persone senza avere alcuna preoccupazione», aggiunge. In passato, per otto anni, quel locale è stato utilizzato dall’ex Comune di Gnosca che vi aveva alloggiato una classe con 17-18 allievi. «Ora ci sono al massimo dieci bambini, il più grande ha 3 anni, e due maestre. Non si capisce perché adesso c’è tutta questa preoccupazione quando in passato in quella sala c’era una classe intera», ha fatto notare Pansera. Dal canto suo, il sindaco Mario Branda ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo per verificare la situazione. Già oggi infatti, l’Ufficio tecnico del Comune e alcuni membri del Consiglio parrocchiale si troveranno per effettuare alcune valutazioni e fare il punto della situazione, in modo tale che il Municipio potrà stabilire se in quella sala vi siano le dovute garanzie di sicurezza.

Una linea bus verso Castione?

Altro tema che ha fatto discutere anche a Gnosca, come già a Preonzo, è quello dei mezzi pubblici. Un cittadino ha evidenziato la volontà di disporre di una linea bus che colleghi Gnosca a Castione, per raggiungere la stazione e i centri commerciali. «Non possono essere esaudite tutte le esigenze», ha risposto Simone Gianini, capodicastero Territorio e Mobilità. «Bisogna fare delle valutazioni di potenziale di utenza, e in questo caso, non c’è un’utenza tale da giustificare il collegamento», ha aggiunto. Il municipale ha però fatto notare che dalla fine dello scorso anno, anche Gnosca ha beneficiato del potenziamento del 50 per cento della frequenza della linea Biasca-Bellinzona, con bus ogni mezz’ora durante il giorno e fermata a Gnosca.