L’offerta compie 20 anni, la Città di Bellinzona realizza delle mappe con i percorsi casa-scuola per tutti i quartieri
Andare a scuola a piedi può essere un modo per socializzare con altri bambini, scoprire il territorio in cui si vive e fare del sano movimento fisico. Ma i benefici sono anche ambientali: meno genitori che portano i figli a scuola in macchina significa anche meno inquinamento. Sensibilizzare riguardo a questi temi è un obiettivo di Pedibus Svizzera, che in questi venti anni di vita di strada ne ha fatta. L’offerta è nata nel 1979, su iniziativa dell’Associazione traffico e ambiente (Ata), e oggi anche in Ticino si contano ormai oltre 1’100 bambini che ne fanno parte. Il Pedibus è un sistema di accompagnamento a piedi, che permette a un gruppo di bambini tra i 4 e gli 8 anni di recarsi a scuola sotto la guida di un adulto. A differenza di uno scuolabus, sono i genitori partecipanti a determinare l’itinerario, le fermate e gli orari di passaggio. Normalmente sono gli stessi genitori a guidarlo, a turno. «Camminare fa bene, eppure troppi papà e mamme taxi non sembra ne siano al corrente, oltretutto scarrozzando lungo le strade d’accesso alle scuole, le rendono meno sicure a tutti gli altri bambini che camminano», ha fatto presente Bruno Storni, vicepresidente dell’Ata, durante un incontro con i media. «Con il Pedibus vogliamo sensibilizzare i genitori al problema e contribuire a migliorare la sicurezza stradale e la salute dei bambini, a sostenere i trasporti ecologici e a promuovere i legami sociali nei quartieri», ha aggiunto Storni.
L’Ata intende aumentare la sensibilità verso la mobilità attiva dei bambini, diminuire il tasso di obesità infantile e invitare gli enti pubblici a proporre spazi urbani che permettano di vivere con serenità gli spostamenti a piedi. Su questi temi convergono anche gli sforzi della Città di Bellinzona, che li ha infatti posti alla base del proprio Piano di Mobilità scolastica (Pms), ora esteso nei principi e nelle misure a tutti i quartieri del nuovo Comune aggregato. Principi che la Città ha nel Dna, come ha evidenziato Simone Gianini, municipale a capo del dicastero territorio e mobilità e presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese. Gianini elenca alcuni importanti passi che sono stati fatti, tra cui il miglioramento della situazione di fronte alle Scuole Sud di Bellinzona, dove tempo fa, al termine delle lezioni una moltitudine di automobili si fermavano davanti all’accesso della scuola creando ingorghi. «Era una giungla – ricorda Gianini – siamo quindi intervenuti in maniera incisiva, allargando i marciapiedi e posando dei paletti per vietare l’accesso alle auto e ora non ci sono più problemi». La maggior parte dei bambini oggi si recano alle Sud a piedi, in bicicletta e monopattino «pochi genitori li portano in auto, non vogliamo demonizzarli, ma insistere sulle buone regole», ha aggiunto. Negli ultimi cinque anni, la Città ha speso circa 9 milioni per interventi a favore della mobilità scolastica e altre importanti opere sono previste in futuro.
Per marcare l’adozione del Pms in tutte le sedi scolastiche, oltre al materiale informativo e a quello catarifrangente già in dotazione, per l’inizio del corrente anno scolastico sono state realizzate delle mappe giocose per tutti gli allievi di scuola elementare e dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia, raffiguranti il proprio quartiere di residenza con indicati i percorsi casa-scuola consigliati, i punti di interesse e le regole per essere un buon pedone e buon ciclista.
Una giornata di festa per sottolineare il traguardo del 20esimo anno del progetto Pedibus Svizzera e dell’estensione del Piano di mobilità scolastica a tutti i quartieri del nuovo Comune di Bellinzona. L’appuntamento è venerdì 20 settembre in piazza Grande a Giubiasco; l’evento è organizzato dalla Città e dall’Ata. Vi prenderanno parte oltre 500 bambini della scuole dell’infanzia ed elementari, in concomitanza con la Settimana europea della mobilità che si svolge dal 16 al 20 settembre. A partire dalle sedi scolastiche dei quartieri di Bellinzona, Camorino, Giubiasco, Sementina e Pianezzo, sei cortei formati dagli allievi delle scuole, insegnanti e accompagnatori illustri, raggiungeranno a piedi il luogo della festa. Lara Gut-Behrami accompagnerà il corteo proveniente da Camorino, mentre quello delle Scuole Sud di Bellinzona sarà accompagnato dai Frontaliers della Rsi, che animeranno la piazza dove convergeranno i cortei che saranno accolti dalle autorità; seguirà uno spettacolo circense. In piazza Grande, dove sarà pure presente laRegione con gadget e un concorso, sarà allestita anche la mostra fotografica itinerante “Pedibus, 20 anni di avventure!”, che sarà esposta in una dozzina di città svizzere e sarà visitabile fino al 26 settembre, mentre dal 7 al 20 ottobre sarà installata a Lugano. Il 15 dicembre, a Locarno invece, è prevista la proiezione di cortometraggi sulla mobilità.
Come fatto notare da Caterina Bassoli, coordinatrice Pedibus Ticino, un terzo degli incidenti che coinvolgono bambini si verifica sulla strada per la scuola. Da un confronto internazionale emerge che la Svizzera deve migliorare la sicurezza dei bambini nella circolazione: il tasso di mortalità è superiore a quello dei Paesi dell’Unione europea. Secondo uno studio, il 41% dei genitori intervistati considera pericoloso il percorso casa-scuola. Questo senso di insicurezza sulla strada è il motivo principale che spinge i genitori ad accompagnare i figli ancora troppo spesso in auto. Questo comportamento accresce però il pericolo dovuto alla densità del traffico in prossimità delle scuole e crea un circolo vizioso.