Bellinzonese

Il FotoClubTurrita mette in mostra 50 anni di click

Inaugurata oggi al castello di Sasso Corbaro l'esposizione di immagini della Bellinzona che fu, ma anche di luoghi e volti 'catturati' in vari Paesi

12 settembre 2019
|

Mezzo secolo di click riassunto in un centinaio di immagini e in un diaporama. Il FotoClubTurrita costituitosi nell’ottobre 1968 festeggia il proprio 50° con un’esposizione al castello di Sasso Corbaro che proseguirà fino al 3 novembre. Scorci di Bellinzona odierni e di una città ormai scomparsa si alternano a ritratti di popolazioni lontane, paesaggi esotici e dettagli artistici ‘catturati’ durante uscite di un giorno e vacanze. Foto che trasudano passione per un’arte la cui tecnologia è in continua e rapida evoluzione. Una trentina, tutti accomunati da spirito amatoriale, i soci che s’incontrano ogni 15 giorni nella sede giubiaschese messa a disposizione gratis dal Comune: visionano, selezionano, scartano, si aggiornano a vicenda sulle ultime novità e ‘criticano’ nel senso artistico del termine. «Il tutto in un clima di amicizia e rispetto rimasto invariato nel corso dei decenni e che stimola i neofiti», spiegano il presidente e il socio Gianni Girelli e Piero Casari aggiungendo che per l’occasione «sono stati scelti gli scatti migliori, valorizzati dalla bellezza del sito espositivo». Il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Juri Clericetti evidenzia come l’iniziativa sia anche «un viaggio nel tempo, considerati gli apparecchi fotografici esposti e l’elevata qualità delle immagini che accompagnandoci dagli anni 60 a oggi testimoniano l’importante cambiamento subìto dal territorio urbano. Immagini che mostrando la nostra storia senza parole diventano un bello spunto di riflessione sia per i visitatori ticinesi sia per i turisti».

Dai rullini ai cellulari

L’allestimento propone inoltre una parte dedicata all’oggettistica legata alla storia della fotografia, dalle sue origini fino ai giorni nostri. Saranno esposti in sala una camera oscura portatile del 1900, una macchina fotografica del 1896, un proiettore di diapositive degli anni 70/80 e dei libri fotografici scritti da un membro del club. «Personalmente – spiega Girelli – non avendo ancora del tutto digerito l’avvento del digitale, continuo ancora col vecchio sistema». Quello dei rullini e dello sviluppo e stampa nella camera oscura rimane tutt’oggi una modalità in voga presso molti appassionati, i quali però hanno notevolmente aggiornato le loro capacità, conoscenze tecniche e dotazioni tecnologiche. «Quanto ci distingue dall’usocompulsivo del cellulare per immortalare ciò che ci sta attorno – sottolineano Jolanda Negroni e Tiziana D’Onofrio – è l’utilizzo di macchine fotografiche e obiettivi di qualità, nonché il fatto di scaricare le immagini su computer, selezionarle, elaborarle, catalogarle, conservarle e ricordare quali per noi sono le migliori. Un ‘processo’ crediamo impossibile da fare con i moderni telefonini». Orari di visita: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Info www.bellinzonese-altoticino.ch e 091 825 21 31, nonché @fotoclubturrita su Facebook.