Durante l’annuale incontro con le autorità di Bellinzona ribadite le preoccupazioni per quanto accade sulla strada cantonale e su quelle locali
In cima alle preoccupazioni dei gudesi c’è ancora il traffico. Tagliato in due da Cantonale e Stradonino, il paese soffre per l’importante pendolarismo. E, com’era accaduto nell’aprile 2018 nel primo incontro post-aggregativo col Municipio della nuova Bellinzona, anche lunedì sera sono state parecchie le sollecitazioni rivolte all’Esecutivo presente al completo. Se da una parte tutti concordano sul fatto che molto dipenda dal comportamento degli utenti della strada, dalla sala (una trentina i presenti) è anche emerso l’auspicio che l’autorità faccia di più e meglio sul piano infrastrutturale, preventivo e repressivo. Punto primo, la velocità sulla cantonale: dove fino all’anno scorso c’era il radar fisso, oggi i conducenti sembrano transitare a velocità più sostenuta. Da qui la preoccupazione per la sicurezza di allievi e genitori diretti a piedi al Centro civico utilizzando il passaggio pedonale e, per chi scende da Progero, un marciapiede troppo stretto. Da Progero verso Cugnasco c’è poi la tirata il cui limite di 80 km/h viene spesso superato: «Abitiamo nelle vicinanze – ha detto un uomo – e la forte velocità si sente. Durante la manifestazione ‘Gudo in festa’ il limite è stato ridotto a 60 ed era tutto un altro vivere. Peraltro la fermata del bus è sprovvista di passaggio pedonale». Il vicesindaco Andrea Bersani (Sicurezza e servizi industriali) e il municipale Simone Gianini (Territorio e mobilità) segnaleranno al Cantone le questioni di sua competenza. Dal canto suo Bersani ha spiegato che nel 2018 e quest’anno la Polizia comunale ha effettuato nel comprensorio cittadino 200 controlli radar; a Gudo sono stati tre l’anno scorso e cinque nel 2019, per complessivi 50 inerenti alla viabilità in generale.
Punto dolente ancora una volta il traffico parassitario serale lungo via alla Chiesa: le lamentele di un anno fa hanno indotto il Municipio a vietare il transito ai non domiciliati dalle 16 alle 19, ma le violazioni non mancano e il centro abitato ne soffre. Inoltre il limite di 30 km/h è facilmente superato da quando recentemente è stata eliminata la decina di bande trasversali in cubotti di granito, poiché troppo rumorose e all’origine di vibrazioni nelle case vicine. «In futuro, una volta adottata una base legale, potrebbero aiutarci le nuove tecnologie di sorveglianza del traffico testate dall’Azienda multiservizi», ha annotato Bersani: «Ma attualmente dobbiamo ancora far capo alle nostre pattuglie e alle forze a disposizione, che non sono infinite». Non è esclusa, ha aggiunto Gianini, l’estensione dell’orario di divieto. Sempre nelle ore di punta – ha rimarcato il presidente della Pro Gudo – è vieppiù critica la situazione sul ponte dello Stradonino dove la ciclopista s’interseca con la strada. Risposta: la progettazione della soluzione per la mobilità lenta è in corso nell’ambito delle misure prioritarie del terzo Programma di agglomerato. Non è infine mancato l’appello affinché i molti ciclisti che pedalano sulle strade collinari moderino la velocità in discesa. Pure segnalato l’aumento del traffico e della velocità nel quartiere di Santa Maria a seguito dell’arrivo di nuove abitazioni e dell’accresciuta attività nel vicino maneggio. Tra i cantieri in divenire (con progettazioni quasi ultimate) citiamo la riqualificazione del comparto Santa Maria e del Centro civico con nuova piazza (lavori al via nel 2020), la sistemazione viaria collinare in Cimallocco, il rinnovo parziale del parco giochi, il nuovo centro rifiuti previsto fra lo Stradonino e il Centro civico e la manutenzione del campo sportivo.