Lo precisa la Polizia cantonale, intervenuta sul posto in stazione a Bellinzona.
L’intervento di polizia giovedì alla stazione di Bellinzona – dopo che una donna aveva chiesto aiuto per essere stata insultata con epiteti razzisti e per aver ricevuto una porta del treno sul volto – si è concluso con l’identificazione di un giovane. Lo precisa il servizio comunicazione della Polizia cantonale. Maria Manolache, ricordiamo, ha raccontato al nostro giornale quanto fosse spaventata dal comportamento di una trentina di giovani durante il viaggio tra Castione e Bellinzona. Giunti sul posto gli agenti hanno chiesto il documento, oltre che a lei, al presunto autore della porta sbattuta in faccia: si tratta di un giovane (maggiorenne). L’intenzione della donna è di sporgere denuncia.