La Giso critica la sezione bellinzonese del partito per l'ordine del giorno previsto il 9 maggio
L’Assemblea della Gioventù socialista Ticino (GISO) invita a votare “un chiaro sì all’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” il prossimo 19 maggio. "Ci impegneremo affinché anche il PS Bellinzona sostenga l’iniziativa e rinunci al finanziamento proposto per la campagna contraria, reputato una proposta fuoriluogo da assolutamente evitare”.
Riunita domenica a Bellinzona, l’Assemblea della GISO Ticino ha deciso all'unanimità di sostenere l’iniziativa popolare “Il nuovo progetto di Castione prevede un investimento di 360 milioni di cui ben 180 saranno investiti dall’ente pubblico (100 milioni il Cantone, 20 milioni la Città di Bellinzona e 60 milioni la Confederazione), ma con la promessa, da parte delle Ferrovie, del mantenimento di soli 200-230 posti di lavoro. Appare perciò evidente che non ha senso investire 120 milioni di denaro pubblico (Cantone e Comune) e accordare tutta una serie di facilitazioni territoriali alle FFS per i suoi investimenti immobiliari, per poi perdere posti di lavoro!”.
Il comunicato stampa diramato stamane non risparmia le critiche al Ps bellinzonese “Inoltre, la GISO desidera esprimere il proprio dissenso nei confronti dell'ordine del giorno per l'assemblea sezionale del Partito Socialista di Bellinzona del prossimo 9 maggio. Chiedere dapprima di prendere posizione sull’iniziativa e al punto successivo suggerire un finanziamento al comitato del NO significa dare per scontato che passi una posizione contraria. Tale modus operandi mal si sposa con la nostra concezione di democrazia e ci lascia basiti anche considerando le tempistiche del finanziamento proposto: ci chiediamo se i compagni del comitato Bellinzona siano a conoscenza delle dinamiche di una votazione, dato che dovrebbe essere un’ovvietà che finanziare una campagna a otto giorni dal voto ha scarsa, se non alcuna, utilità. Soprattutto considerando che un fondo erogato con tali tempistiche non sarebbe altro che un "rimborso", diretto a un comitato a maggioranza decisamente borghese. Insomma, a prescindere dal progetto, non esattamente un perfetto esercizio di ridistribuzione della ricchezza. Ci permettiamo di muovere questa critica nella sincera convinzione che la sezione bellinzonese non abbia, ad oggi, rilasciato alcun finanziamento, perché in caso contrario questo sarebbe un vero schiaffo alla democrazia interna del Partito. Concludiamo dicendo che visto che la posizione sull’iniziativa sta – incomprensibilmente a nostro parere – facendo molto discutere all’interno del Partito Socialista e che ci sono sezioni favorevoli, altre per la libertà di voto, reputiamo qualsiasi finanziamento alla campagna dei favorevoli, così come a quella dei contrari, poco adatto e da evitare”